Nel mio ultimo post ho illustrato il resoconto ufficiale del governo sul caso Skripal.
Qui esaminerò la credibilità di questa storia.
La settimana prossima esporrò spiegazioni alternative.
“La Russia ha un programma segreto decennale di produzione e stoccaggio di agenti nervini Novichok. Ha anche addestrato agenti in tecniche segrete di assassinio, e l’intelligence britannica ha una copia del manuale di addestramento russo che include istruzioni per spalmare l’agente nervino sulle maniglie delle porte”.
L’unico sostegno a questa dichiarazione di Boris Johnson è la presunta “conoscenza”, ma sfortunatamente codesta “conoscenza” sul programma segreto Novichok della Russia proviene dalle stesse persone che fornirono le informazioni sul programma ‘Armi di Distruzione di Massa’ di Saddam Hussein: bugiardi provati.
Inoltre, sorge la domanda sul perché la Gran Bretagna sia rimasta seduta su questa conoscenza per un decennio senza fare nulla al riguardo, soprattutto senza dirlo agli ispettori dell’OPCW1 che hanno certificato lo smantellamento delle scorte di armi chimiche della Russia.
Se la Russia ha davvero un programma di addestramento di assassinio professionale con Novichok, perché l’assassinio è fallito così malamente? Con un decennio di ricerche davvero non avrebbero scoperto che il presunto metodo del gel sulla maniglia non funziona? E dov’è il manuale di addestramento che Boris Johnson ha affermato di possedere? Avendo detto al mondo – compresa la Russia – che il Regno Unito ce l’ha, che cosa impedisce al Regno Unito di farcelo vedere, cancellando solo i segni che potrebbero identificare la copia specifica?
“I russi hanno scelto di utilizzare questo programma di assassinio per colpire Sergei Skripal, un doppio agente che era stato rilasciato dal carcere in Russia circa otto anni fa”.
Pare incredibile che l’obiettivo designato per un attentato che avrebbe distrutto la segretezza di un’arma, e di un programma decennale, dovesse essere una persona così poco prominente come un doppio agente di medio rango che i russi hanno lasciato uscire di prigione anni fa. Se lo volevano morto, potevano di sicuro ucciderlo. Oltretutto, l’attacco contro di lui avrebbe compromesso tutti i futuri possibili scambi di spie. Insomma, secondo la versione del governo, Putin era disposto a sacrificare sia la segretezza del programma Novichok che la carta di scambio di spie solo per attaccare Sergei Skripal. Sembra altamente improbabile.
“Solo i russi possono fare Novichok e solo i russi hanno un motivo per attaccare gli Skripal”.
Il nocciolo dell’impostazione del governo britannico è stata la scioccante volontà dei media sia statali che privati di ripetere a pappagallo la menzogna secondo cui l’agente nervino era russo, perfino dopo che Porton Down2 aveva ammesso che non potevano dire dove era stato fatto, e dopo che l’OPCW aveva confermato la medesima impossibilità. In effetti, quando l’Unione Sovietica sviluppava la classe “Novichok” di agenti nervini, il programma coinvolgeva scienziati provenienti da tutta l’Unione Sovietica, in particolare Ucraina, Armenia e Georgia, come appresi io stesso quando, in Uzbekistan nel 2002, visitai l’impianto di Nukus appena dismesso.
Inoltre, furono gli USA a smantellare la struttura e a portare negli USA gli impianti. Almeno due scienziati chiave del programma si sono trasferiti negli USA. Formule per diversi tipi di Novichok sono state pubblicate per oltre un decennio. Gli USA, il Regno Unito e l’Iran hanno sicuramente sintetizzato una serie di formule Novichok, e quasi certamente anche altri lo hanno fatto. Dozzine di stati hanno la capacità di produrre Novichok, e anche molte grandi industrie non statali.
Per quanto riguarda il movente, il motivo russo potrebbe essere la vendetta, ma è chiaro che questa non compensa neanche minimamente l’opposizione internazionale subita poco prima della Coppa del Mondo, in cui è stato investito così tanto prestigio.
Per certo è falso che solo la Russia abbia un motivo. Un motivo ovvio è tentare di incolpare e screditare la Russia. Fra chi potrebbe desiderare di farlo ci sono Ucraina e Georgia, con le quali la Russia ha conflitti territoriali, e quegli stati e gruppi jihadisti contro cui la Russia combatte in Siria. Anche il complesso industriale militare della NATO ha un chiaro e ovvio motivo per alimentare le tensioni con la Russia.
E’ anche possibile che Skripal sia stato attaccato da gangsters privati con cui era in conflitto, o che l’attacco fosse legato al lavoro di Pablo Miller, agente del MI63 custode di Skripal, sul dossier Orbis/Steele Russiagate riguardante Donald Trump.
Chiaramente, entrambe le dichiarazioni del governo britannico secondo cui solo la Russia aveva i mezzi e solo la Russia aveva il movente, sono enormi bugie.
“I russi intercettavano il telefono di Yulia Skripal. Hanno deciso di attaccare Sergei Skripal mentre sua figlia era in visita da Mosca”.
Nel tentativo di rinforzare la narrativa del governo, al tempo dell’attacco di Amesbury i servizi di sicurezza, tramite Mark Urban della BBC, amico di Pablo Miller, diffusero la voce secondo cui i russi “avrebbero potuto” intercettare il telefono di Yulia Skripal, con la pretesa che questa fosse una prova evidente del fatto che dietro l’attacco ci fossero proprio i russi.
Ma pensiamoci bene. Se ciò fosse vero, i russi avrebbero attaccato deliberatamente in un momento in cui Yulia era nel Regno Unito piuttosto che quando Sergei era da solo. Eppure nessun motivo è stato addotto per un attacco a Yulia o mentre Yulia era in visita a Sergei: avrebbero potuto contaminare la maniglia della sua porta, con minor rischio di essere scoperti, quando era da solo. Inoltre, è abbastanza naturale che lo spionaggio russo controlli il telefono di Yulia e di Sergei, se può farlo. Le famiglie di doppi agenti sono un obiettivo normale. Da decenni di esperienza come diplomatico britannico, non ho alcun dubbio che il GCHQ4 abbia intercettato il telefono di Yulia. In effetti, se le intercettazioni telefoniche fossero seriamente presentate come prova dell’intenzione di uccidere, allora il governo britannico sarebbe il più grande assassino.
“Gli assassini russi addestrati hanno messo il Novichok sulla maniglia di casa Skripal alla periferia di Salisbury. Prima o dopo l’attacco, entrarono in un luogo pubblico nel centro di Salisbury e lasciarono lì un contenitore di Novichok sigillato”.
L’incompetenza dell’assassinio perde credibilità rispetto alle affermazioni britanniche su un programma di produzione e addestramento a lungo termine. I russi hanno costruito il cuore della Stazione Spaziale Internazionale. Possono uccidere un vecchio tizio a Salisbury. Perché i russi non sapevano che la dose sulla maniglia della porta non era letale? Perché assassini addestrati dovrebbero lasciare prove cruciali in giro in un luogo pubblico a Salisbury? Perché dovrebbero condurre qualsiasi parte dell’operazione con il Novichok in un’area pubblica nel centro di Salisbury?
Perché nessuno li ha visti mentre ungevano la maniglia della porta? Questo doveva comportare l’uso di indumenti protettivi che apparirebbero fuori luogo in un sobborgo di Salisbury. Skripal era alloggiato dal MI6, lui stesso era un ex ufficiale dell’intelligence, e si vorrebbe far credere che l’MI6 non avesse predisposto, come fa di regola, misure di sicurezza elementari come una telecamera su quella casa?
“Entrambi gli Skripal hanno toccato la maniglia della porta ed entrambi sono stati benissimo per almeno cinque ore, essendo in grado di mangiare e bere cordialmente. Poi furono simultaneamente e istantaneamente colpiti dall’agente nervino, in un punto nel centro della città, e casualmente vicino al luogo in cui gli assassini avevano lasciato un contenitore sigillato di Novichok.
Anche se l’agente nervino era otto volte più letale del Sarin o del VX, non ha ucciso gli Skripal perché la maniglia della porta era stata dilavata dalla pioggia”.
Perché entrambi avrebbero toccato la maniglia esterna uscendo e chiudendo la porta? Perché il Novichok ha agito così lentamente, senza dare problemi di salute per almeno cinque ore, e poi come ha fatto a colpirli entrambi contemporaneamente, in modo che nessuno dei due potesse chiedere aiuto, nonostante siano diversi per sesso, peso, età, metabolismo e avessero ricevuto dosi casuali completamente incontrollate? Le probabilità che ciò accada sono praticamente nulle. E perché l’agente nervino alla fine è stato inefficace?
“Il sergente investigativo Bailey ha frequentato la casa Skripal e anche lui è stato avvelenato dalla maniglia della porta, ma più leggermente. Nessuno degli altri poliziotti che hanno frequentato la casa è stato colpito”.
Perché è stato colpito solo il sergente investigativo e nessun altro di quelli che hanno frequentato la casa o la scena in cui sono stati trovati gli Skripal? Perché Bailey è stato colpito solo leggermente da questa sostanza estremamente mortale, che può uccidere in dosi minime?
“Quattro mesi dopo, Charlie Rowley e Dawn Sturgess stavano gironzolavano nei parchi pubblici, forse alla ricerca di mozziconi di sigaretta, e per caso entrarono in contatto con il contenitore sigillato di Novichok. Rimasero intossicati e Dawn Sturgess morì successivamente”.
Se l’agente nervino era rimasto attivo quattro mesi perché si trovava in un contenitore sigillato, perché questo contenitore sigillato ora è misteriosamente scomparso di nuovo? Se Rowley e Sturgess ebbero un contatto diretto col contenitore, perché non morirono entrambi rapidamente? Perché quattro mesi di ricerche su Salisbury con una massiccia operazione di polizia, servizi di sicurezza e militari non hanno trovato questo contenitore, ma Rowley e Sturgess lo hanno trovato?
Con alcune semplici domande, sto demolendo la teoria di cospirazione più ridicola che abbia mai sentito – quella sul complotto di Salisbury presentata dal governo britannico e dai suoi lacchè multinazionali.
Il mio prossimo post prenderà in considerazione alcune spiegazioni più plausibili di questo affare.
1 Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche -NdT.
2 La sede del ministero degli Esteri britannico – NdT.
3 Una sezione dei servizi segreti britanninci – NdT.
4 Altra sezione dei servizi segreti britannici.
L’articolo originale si trova qui
Traduzione dall’inglese di Leopoldo Salmaso