Martedì 26 giugno 2018, poche ore prima della partita nella quale Argentina avrebbe deciso le sue sorti nel mondiale di calcio, il governo di Mauricio Macri ha deciso il licenziamento dei 354 lavoratori dell’informazione con la scusa di modernizzare e professionalizzare la Agenzia Informativa Statale TELAM, poiché essa non risponde al nuovo profilo deciso dal Governo ed è ancora presumibilmente legata al Kirchnerismo.
A guardar bene, molti dei lavoratori licenziati hanno più di 20 anni di lavoro nell’agenzia. Questo svuotamento è un colpo durissimo alla libertà d’informazione dato che colpisce il 40% dei lavoratori del giornalismo pubblico, lasciando fuori dai canali pubblici d’informazione intere regioni del vasto paese argentino; una decisione che purtroppo richiama alla memoria tempi già conosciuti della storia Argentina. Tempi con poche voci e visioni, con meno diritti e più silenzio. Pochi giorni fa il popolo di Buenos Aires ha reagito con una manifestazione popolare che ha attraversato il centro cittadino.