Meral Aksener è la candidata del nuovo partito politico Iyi Parti (Partito Buono) per diventare la tredicesima e la prima donna Presidente della Repubblica di Turchia.
Aksener nasce nel 1956 a Izmit, a due passi da Istanbul. Figlia di una famiglia immigrata da Salonicco (Grecia) in Turchia. Si laurea in letteratura turca e porta avanti la sua carriera accademica in diverse università del Paese.
Carriera politica
Fratello della candidata fu un’importante militante del movimento nazionalista nella città di Izmit. Grazie a suo fratello Aksener sposa la posizione centrista e di destra. La sua prima apparizione politica è quella di candidarsi a sindaca per la città natale con il partito centrista DYP (Partito della Strada Giusta) che fu un importante partito nella scena politica del Paese per parecchi anni, oggi letteralmente morto.
Nonostante l’insuccesso elettorale del 1994, Aksener porta avanti il suo impegno politico, soprattutto nelle commissioni femminili del suo partito. Un anno dopo, nel 1995, si candida sempre con il DYP e diventa parlamentare per la prima volta. Sempre un anno dopo, nel 1996, prende l’incarico del Ministro degli Interni. Periodo molto difficile per il Paese, prima di tutto perché il suo predecessore, Mehmet Agar, fu coinvolto in uno storico scandalo di corruzione ed in secondo luogo fu un periodo di grandi operazioni oltre confine contro le guerriglie del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK). Aksener copre quest’incarico solo per sette mesi successivamente il governo cade.
Nel successivo giro elettorale Aksener diventa di nuovo parlamentare nel 1999 ed in quello del 2002, il suo partito DYP resta fuori dal parlamento grazie allo sbarramento elettorale da 10%, ottenendo il 9,54% dei voti.
In questo periodo nasce il Partito dello Sviluppo e della Giustizia (AKP) che governa la Turchia da più di quindici anni ed Aksener fa parte del gruppo fondatore del Partito. Tuttavia in meno di cinque mesi “a causa alle posizioni fondamentaliste” si allontana dal progetto. Dopo pochi mesi si iscrive al Partito del Movimento Nazionalista (MHP) nel partito storico di suo fratello.
Nasce Iyi Parti
Dopo circa diciassette anni di vita politica da parlamentare nazionale, Aksener, nel 2015 non viene candidata. Il Partito del Movimento Nazionalista subisce una sconfitta notevole e pur entrando nel parlamento nazionale risulta il quarto partito, ossia quello più piccolo, nel parlamento. Dopo questo risultato Aksener decide di candidarsi come segretaria generale del partito e convoca l’assemblea straordinaria. La sua richiesta non viene accolta anzi contestata ed ostacolata dalla direzione del partito. Il conflitto interno fino all’esplosione di Aksener dal partito.
In questo periodo il leader del MHP, Devlet Bahceli, incontra diverse volte l’attuale Presidente della Repubblica. Gli incontri vengono osservati come i primi passi di una nuova alleanza politica e di una collaborazione per ostacolare la crescita di Aksener dentro il partito. Infatti la nuova che avanza non trova nessuna sala a disposizione ad Ankara per svolgere il congresso straordinario e con il suo ricorso contro la sua espulsione viene respinta dal sesto tribunale di Ankara il 15 dicembre del 2016.
Così, il 25 ottobre del 2017 l’ex professoressa di letteratura turca fonda il nuovo partito politico della Turchia, Iyi Parti (Partito Buono). Meral Aksener presenta il partito come un partito nazionalista ma anche centrista, un vuoto molto sentito nel mondo politico in Turchia. Sul manifesto del partito viene sottolineata la fedeltà ai principi fondatori della Repubblica ed a quelli della “rivoluzione” di Mustafa Kemal Ataturk, padre fondatore della Turchia.
La candidatura e la campagna elettorale
Il 4 maggio del 2018, con centomila firme, Meral Aksener ufficializza e dichiara la sua candidatura per la tornata elettorale in arrivo. Nel caso di successo Aksener diventerà la prima donna a ricoprire questo ruolo istituzionale nella storia della Repubblica.
Aksener punta sui voti dei delusi del MHP e dell’AKP. Un elettore principalmente conservatore, nazionalista ma infastidito dalle scelte e politiche economiche e sociali dell’alleanza governativa. Ovviamente il voto delle “donne” è un altro punto forte di Aksener.
L’ex professoressa nei suoi comizi si presenta spesso con un completo rosso e bianco richiamando la bandiera nazionale.
La candidata dell’Iyi Parti promette serenità, sicurezza, fiducia, fraternità ed un sistema economico solido. Prima di ogni comizio elettorale Aksener canta con i partecipanti l’inno nazionale. Nei suoi discorsi si concentra molto sulle donne e sui loro problemi. Aksener parla del femminicidio, della disoccupazione femminile e delle conseguenze di una cultura maschilista. Aksener mentre davanti le telecamere è tranquilla, sobria e molto brava a strutturare delle frasi brevi e nette, in piazza assume un ruolo molto più aggressivo, arrabbiato e secondo alcuni osservatori anche “maschile”. Aksener parlando della situazione economica specifica che bisogna ridurre gli sprechi del sistema istituzionale, risparmiare in tutti i fronti e sottolinea l’importanza della fiducia che dovrebbe consolidare il sistema giuridico nelle teste dei cittadini.
Anche per Aksener la questione dei rifugiati siriani è un problema da risolvere. La proposta di Aksener è in primis spendere “correttamente” i fondi a disposizione per i profughi. In secondo luogo il governo deve portare avanti una lotta contro il lavoro minorile siriano e contro la tratta delle donne.
Alleanza
Iyi Parti fa parte dell’Alleanza Nazione insieme al CHP, SP e DP, partiti di centro destra e centro sinistra. Durante questo periodo elettorale sono stati firmati alcuni protocolli tra gli esponenti dei partiti per costruire una sorta di programma governativo nel caso in cui l’alleanza ottenesse la necessaria maggioranza per comporre il governo. Tra i punti c’è l’abolizione dello stato d’emergenza e il ripristino delle libertà di espressione in ogni loro forma. In quest’ottica potrebbe essere ritenuta importante la dichiarazione della candidata dell’Iyi Parti a favore della scarcerazione di Selahattin Demirtas, candidato curdo del Partito Democratico dei Popoli (HDP). Forse, in cambio, il 18 giugno, il portavoce dell’HDP, Ayhan Bilgen, in un intervento televisivo su Fox Tv ha dichiarato che nel caso del ballottaggio in cui si vedrebbe Aksener contro l’attuale Presidente della Repubblica, il suo partito appoggerebbe la candidata dell’Iyi Parti.
Il logo dell’Iyi Parti è un sole, in contrasto con la lampada del partito al governo. Nella canzone elettorale del partito si parla di un nuovo respiro politico e si invita l’elettore di rivolgersi verso il sole in un momento così buio.