A vincere non sono stati solo i cittadini della Turchia ma anche gli “oppressi del mondo”: lo ha detto nella notte Recep Tayyip Erdogan, confermato presidente con poteri accresciuti in conseguenza di una riforma costituzionale approvata lo scorso anno. “I vincitori delle elezioni del 24 giugno sono la Turchia, la nazione turca, chi soffre nella nostra regione e tutti gli oppressi del mondo” ha detto Erdogan, secondo un articolo pubblicato oggi in apertura dell’edizione online del quotidiano ‘Hurriyet’.
I media di Stato di Ankara hanno riferito che, dopo lo spoglio del 99 per cento delle schede, il presidente è in testa con il 53 per cento dei consensi. Staccato di oltre venti punti il suo principale rivale, Muharrem Ince, fermo al 31 per cento.
Le elezioni sono state segnate da denunce di brogli e irregolarità. Nel sud-est a maggioranza curda è stata anche fermata una cittadina italiana, accusata di essersi finta osservatore dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce).
La riforma costituzionale, approvata con referendum, ha abolito la figura del primo ministro concentrando i poteri esecutivi nelle mani del capo dello Stato.