di T. V.

Ai primi di febbraio i primi passi della Seconda Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza in Italia, tra Torino e Milano (1). Son seguite Roma, Palermo (2) e Reggio Calabria (3). Maggio, gli ultimi quindici giorni un susseguirsi d’incontri.

19 maggio, Genova. Durante la particolare cornice della mostra “Yacht&Garden” alla Marina dove avevamo già organizzato altri eventi sulla Nonviolenza abbiamo rincontrato alcuni dei componenti del coordinamento della prima Marcia Mondiale. Con loro non c’è stato altro che continuare con lo stesso spirito. Proprio dal nostro confrontarci è nata la “minicrociera della pace” che dovrebbe esserci nella primavera 2019 partendo da una delle storiche Repubbliche Marinare italiane, toccare alcuni dei porti del Mediterraneo occidentale per poi giungere a Palermo, un modo per lanciare i “cinque mesi della seconda Marcia Mondiale” ma anche tutto quel che sarà il “Mar de la Paz”.

24-25 maggio, Trieste. A febbraio durante una video conferenza con alcuni componenti del coordinamento triestino del Marcia Mondiale con Rafael de la Rubia si era programmato una sua visita per maggio. “Avevo da sempre sentito parlare di questa città, ma solo ora che ci sono stato capisco la sua particolarità. Punto d’incontro tra tre culture, l’Italia, quella dell’Est e l’Austriaca. Una città di confine con tutto quel che porta. La sua storia con episodi a tratti ancora oggi non chiariti. Un porto nucleare. Tutto questo mi porta ad affermare che è molto importante per noi a livello europeo. Una significativa “porta” per l’Italia con la Seconda Marcia Mondiale”. Sono stati due giorni molto intensi. La serata del 24 maggio, un incontro assolutamente informale presso il Caffè San Marco di Trieste (storico locale triestino) Abbiamo ascoltato Rafael De La Rubia e Giovanna Pagani (di WILPF Italia) Si è parlato della scorsa Marcia Mondiale e di quella futura, di ICAN, disarmo, ecologia e possibili iniziative a Trieste da qui alla 2a Marcia Mondiale per la pace e la non violenza. Si è ricordato che il 2020 è un anno importante per la zona Transfrontaliera, Trieste capitale europea della Scienza e Rijeka (Fiume) capitale europea della Cultura. La mattina del 25 maggio presso la sala del consiglio comunale di Muggia (cittadina nelle vicinanze di Trieste) nella cornice della Tavola Interconfinaria per la pace. Rafael e Giovanna hanno incontrato il sindaco di Muggia che ha dato pieno appoggio alla Marcia Mondiale ma anche anche al cammino della Trattato Onu sul disarmo nucleare (questo comune si trova tra due porti nucleari, quello di Trieste e quello di Capodistria). Proprio da Muggia dovrebbe partire nella primavera 2019 la “minicrociera della pace” che toccherà qualcuno punti del Mediterraneo Orientale per incontrare a Palermo l’altra imbarcazione partita da Genova.

Nel pomeriggio siamo riusciti a visitare la Risiera di San Sabba, unico campo di concentramento nazista che si trova in Italia. Abbiamo “sconfinato” nella vicina Slovenia per un incontro a Capodistria-Koper presso la Comunità degli Italiani (organismo della minoranza etnica) della cittadina. Si è di nuovo parlato di prima e seconda Marcia Mondiale, di disarmo, del Papa, Ha introdotto il presidente della Comunità Italiana di Slovenia e Croazia Maurizio Tremul. (4)

26 maggio, Vicenza. L’8 novembre del 2009 proprio a Vicenza all’esedra di Campo Marzio si inizio una bella e colorata marcia nonostante la pioggia battente. Vicenza con l’ampliamento della base militare che si aveva intenzione di realizzare, che oggi è realtà. Sempre in questa città si tiene oggi si tiene la Hit Show, una fiera dedicata al settore delle armi e delle munizioni sportive, dove vi possono partecipare anche i minori. Al rientro da Trieste abbiamo fatto tappa. Il comitato promotore vicentino ha fatto conoscere a Rafael de la Rubia la Casa per la Pace (5). Ci è stato chiesto “Vicenza cosa può fare per la seconda Marcia Mondiale?”. “Voi con la vostra capacità di continuare a sognare, con il vostro entusiasmo, con il vostro esserci in maniera trasversale tra generazioni potete essere il vero fuoco di questa seconda Marcia Mondiale. Abbiamo bisogno di voi per lo spirito e anche per la parte più pratica, soprattutto ora che siamo ancora in una fase molto organizzativa”. Mentre scriviamo è già stato formato un piccolo ma molto determinato gruppo di giovani per il web (fondamentale per la diffusione). “Ma la Marcia Mondiale potrebbe andare in zone di conflitto” “La Marcia Mondiale deve andare dove ci sono. L’avevamo già tentato con la prima edizione. Non è stato semplice come potrete immaginare ma, per esempio, ci siamo riusciti con il 38° parallelo in quella striscia neutrale tra Nord e Sud Corea. Anche questa volta stiamo prendendo in considerazione alcune aree, come i confini tra Stati Uniti e Messico, là dove si vuole costruire il muro”. Nel sentire queste parole il gruppo vicentino ha avuto solo conferma di andare avanti nel loro desiderio di far passare la seconda Marcia Mondiale in Siria. Ci sarà un delicato e attento lavoro di confronto anche con l’Unità di Crisi della Farnesina per comprendere se e come muoversi per dare veramente un segno di speranza di rinascita in un territorio così devastato. Un allegro flash mob ha concluso la tappa vicentina creando un artistico simbolo della pace proprio a Campo Marzio dove ci eravamo trovati circa nove anni fa – si riparte da dove ci siamo lasciati!

27 maggio, Franciacorta (Brescia). Da quando è stata lanciata la seconda edizione siamo già stati diverse volte nel bresciano a illustrare il cammino che si seguirà questa volta. Una terra, quella bresciana, che da sempre è molto sensibile con le tematiche della pace e della nonviolenza. Qui esiste a Ghedi la base militare che “ospita” 20 testate atomiche. C’è la Val Trompia con tutta la produzione armiera della Beretta (fu una una Beretta M34 a uccidere Mahatma Gandhi il 30 gennaio 1948). Forse anche tutto questo che i primi alberi della Pace di Hiroshima e Nagasaki sono stati messi a dimora all’interno del giardino del Museo di Santa Giulia. La prima marcia mondiale fece i suoi primi passi in terra di Franciacorta ed è proprio qui che siamo andati con i primi pieghevoli della Marcia Mondiale in lingua italiana.

Durante il 2 giugno hanno iniziato a circolare le prime Mappe di questa seconda edizione (ancora da creare in molte parti del percorso, ma con l’intento di toccare nuovamente molti dei posti già coinvolti con la prima marcia e tanti altri che si stanno aggiungendo come sta accadendo in Italia) a Roma (durante il nutrito programma organizzato da Energia per i diritti umani) e a Livorno (durante la marcia davanti alla base di Camp Darby). Il 4 giugno ci sarà la prima riunione del comitato promotore a Milano.

Un’intensa primavera, che ha messo già in moto diverse città toccate dalla prima edizione ma anche altre che non vi hanno partecipato. Ci unisce lo stesso spirito di unione per costruire insieme quel futuro di Vera Pace. Proprio per questo già da ora possiamo avere una visione nazionale. Possiamo darci alcuni appuntamenti tra tutti, come il 16 giugno ad Attigliano (un luogo dove fermarsi, riflettere e ritrovare la quiete che a volte perdiamo presi dai ritmi frenetici della nostra vita quotidiana) o come il 15 settembre a Firenze, a pochi giorni dal convegno a Palermo sul Mediterraneo e dalla marcia Perugia-Assisi (la prima vera uscita d’insieme in Italia della seconda Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza).

 

(1) www.pressenza.com/it/2018/02/seconda-marcia-mondiale-della-pace-e-della-nonviolenza-primi-passi-italia/
(2) www.centropadrenostro.it/mobile/articoli.asp?ID=1686
(3) Corrireggio – Castelli di Pace 2018, di Alberto Jerace
www.youtube.com/watch?v=FXdtv537jzg e www.youtube.com/watch?v=W7gqEgPwc8I
(4) TV Koper-Capodistria
https://4d.rtvslo.si/arhiv/tuttoggi/174541631 (min. 14:15-16:00)
(5) A venticinque anni dalla sua istituzione (15 ottobre 1994), istituito dal Comune di Vicenza uno spazio aperto ed attivo, che ospita associazioni ed iniziative, e si propone quale luogo di attivazione e di coordinamento, in percorsi ed attività, orientati alla formazione delle giovani generazioni e alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica, sui temi della pace e della nonviolenza, della solidarietà e della cittadinanza attiva, della costruzione della pace e della trasformazione nonviolenta dei conflitti. Una più recente iniziativa consiliare, sempre nel contesto del Comune di Vicenza, ha portato alla approvazione della delibera 13 del 15 marzo 2018, con la quale è stato varato il regolamento della Casa per la Pace, che ne definisce e ne amplia le funzioni. Vi si definisce, quale scopo principale della struttura, quello di «promuovere nella città l’educazione alla pace e alla risoluzione nonviolenta dei conflitti, ponendo al centro dei propri progetti e iniziative i temi fondamentali della cultura della pace e della nonviolenza»; vi si definisce una programmazione di iniziative «realizzata con il programma triennale approvato dal Consiglio Comunale su proposta del Forum per la Pace, anche sulla base degli indirizzi del Comitato Scientifico»; e ne articola la struttura in un Forum per la Pace, un Comitato di Gestione e un Comitato Scientifico.