Una delle parole più usate quando si critica la politica dei partiti che hanno in precedenza governato l’Italia è “ipocrisia”. La stessa parola viene ripetuta contro la politica dell’Europa sull’immigrazione. E siamo d’accordo con queste critiche. Con la stessa parola però dobbiamo dipingere anche la politica di Salvini e di tutte le destre europee. Le loro dichiarazioni ad uno sguardo poco attento potrebbero sembrare sincere, vere, forse aggressive ma senz’altro non ipocrite. Ma le cose non stanno così, delle cose essenziali non ne parlano mai, anzi la verità rimane sempre volutamente ben nascosta. Riporto un breve commento pubblicato su facebook da Sandro, un caro amico umanista, commento che fa molto riflettere.
“La discussione sull’immigrazione di questi giorni ha del surreale… Nessuno parla del tema centrale, ovvero:
Chi ha preso i soldi di questi paesi i cui abitanti vogliono a tutti i costi venire qui? Chi organizza a tavolino le guerre, con lo scopo di appropriarsi tutto quello che potrebbe dargli ricchezza e benessere? Chi avvelena le regole del commercio internazionale al fine di togliere loro ogni possibilità di sviluppo? Chi paga e favorisce i governi corrotti in Africa con l’unico obiettivo di poter comprare i diamanti al prezzo delle patate? Chi fa intervenire gli eserciti quando in Africa le persone tentano di mettere in piedi un governo che gli consenta di autodeterminarsi?
I Paesi “poveri” non sono poveri per natura… versano in stato di bisogno poiché sono vessati e ridotti in schiavitù dalle grandi multinazionali che fanno capo ai “civili” paesi europei.
La diatriba di questi giorni tra le forze politiche è ridicola, perché non tiene conto di questo fatto.
Magari a qualcuno sembra più giusto che chi ha fatto più danni (e sta guadagnando di più) si prenda una fetta maggiore di disperati… Se i francesi hanno sfruttato di più l’Africa, che se ne prendano qualcuno in più… Se gli spagnoli sono stati più bravi allora gli facciamo uno sconto.
Altri invece (improvvisamente santificati dal fatto di stare all’opposizione) si riempiono la bocca di parole come solidarietà, accoglienza. Qualcun’altro arriva a dire candidamente che gli immigrati ci “servono” per fare i lavori che gli italiani non vogliono fare e perché siamo in calo demografico. Praticamente uno che ti ha ridotto in miseria, poi ti fa il piacere di ospitarti nel sottoscala di casa sua, magari pure con la tua famiglia, perché gli servite.
Tentare di discutere su come risolvere le conseguenze della povertà senza parlare prima delle cause che la generano è un atto assolutamente manipolatorio e immorale.
Potrei essere pure d’accordo sul fatto che ognuno se ne debba stare a casa sua, se così vi fa piacere… però allora se è così lo devono fare tutti. Quindi nel momento in cui gli occidentali leveranno le loro bianche chiappe dal continente africano a cui sono aggrappati come zecche, potrei anche diventare un acceso sostenitore di Salvini.
Ma se questo accadesse i paesi occidentali dovrebbero trovarsi un modo onesto per vivere… dovremmo cominciare a lavorare per fare qualcosa di utile, a cercare gli accordi per degli scambi equi per soddisfare i nostri bisogni, dovremmo giocare ad armi pari con le persone che ora siamo incerti se ributtare in mare o mandare in Calabria a raccogliere i pomodori.
E dovremmo sperare che se un giorno ci capiterà di dover sbarcare sulle loro coste si siano già dimenticati del trattamento che gli abbiamo riservato.”
In queste poche righe emerge una verità lampante, evidente, semplice, che non possiamo o non vogliamo vedere… Una verità che ci aprirebbe la strada a risolvere il cosiddetto problema dell’immigrazione in una maniera effettiva e soprattutto coerente. Su questo tema la differenza tra le sinistre e le destre è questa: la sinistra sa bene che il nostro benessere si fonda sullo sfruttamento di quei popoli e per lavarsi la coscienza propone una politica dell’accoglienza falsa e ipocrita. La destra vuole continuare nello sfruttamento ma senza nessuna limitazione morale.
Il tema non è “aiutarli qui” o “aiutarli li”, il tema è smettere di bombardare l’Africa, saccheggiarne le risorse, controllarne i governi, soffocare ogni richiesta di libertà, sfruttare e usare la gente, poi possiamo cominciare a parlare onestamente del tema degli immigrati. Lasciamo questi popoli liberi di determinare il loro destino! Tutto il resto è solo chiacchiericcio, sentito dire, malafede, povertà morale e intellettuale, manipolazione, indifferenza e brutalità.