Un’ondata di proteste sta dilagando negli Stati Uniti e in tutto il mondo contro la politica di Donald Trump e della sua amministrazione di separare i bambini immigrati dai loro genitori.
Giovedì 28 giugno Women’s March and partners organizzeranno un’azione di disubbidienza civile di massa a Washington, D.C., per “chiedere sicurezza e libertà per le famiglie di immigrati e i loro bambini e la fine della politica di tolleranza zero dell’amministrazione Trump, che criminalizza automaticamente gli immigrati privi di documenti e separa le famiglie.”
Families Belong Together! annuncia che sabato 30 giugno si terranno manifestazioni a Washington, D.C. e in tutto il paese per dire che le famiglie devono restare unite e libere
In questi giorni si stanno organizzando eventi in tutto il mondo. Ecco una lista (aggiornata quotidianamente) :
21 giugno – Irlanda, Dublino
22 giugno, Berlino, Germania
22 giugno, Palmy, Nuova Zelanda
24 giugno, Lione, Francia
28 giugno Washington D.C.
30 giugno – Museumplein, Amsterdam.
30 giugno, Londra, Regno Unito
30 giugno, Berlino, ambasciata americana
30 giugno, Roma, Italia
30 giugno, Londra, Ontario, Canada
30 giugno, Ottawa, Canada
30 giugno, Toronto, Canada
30 giugno, Victoria, B.C., Canada
30 giugno Sydney, Australia
1 luglio, Dunedin, Nuova Zelanda
Nel frattempo l’esercito degli Stati Uniti sta preparandosi a sistemare fino a 20.000 bambini immigrati in basi militari in Texas e Arkansas. Un portavoce del Pentagono ha dichiarato che le basi ospiteranno “minori stranieri non accompagnati”, ma altri rapporti suggeriscono che le basi potrebbero essere usate a tempo indeterminato per detenere intere famiglie, in seguito all’ordine esecutivo firmato dal Presidente Trump per mettere fine alla separazione dei bambini dai loro genitori alla frontiera tra Stati Uniti e Messico. Giovedì il Dipartimento di Giustizia ha chiesto a un tribunale federale di modificare una disposizione che limita a 20 giorni la detenzione delle famiglie.