Sgombero per l’Angelo Mai. A darne notizia è la stessa organizzazione della spazio culturale indipendente alle Terme di Caracalla, che sulla sua pagina Facebook scrive: “Stanno sgomberando l’Angelo Mai! Accorrete!”.
Tra i commenti, anche quello di Christian Raimo, consigliere di amministrazione dell’istituzione capitolina Biblioteche di Roma, che su facebook scrive: “Stanno sigillando con la fiamma ossidrica l’ingresso dell’Angelo Mai. L’Angelo Mai è uno dei pochi luoghi vivi in una città di persone costrette a vagare come zombie a cui il massimo che viene offerto è uno shottino a 1 euro e cinquanta. Ed è un atto, questo, talmente idiota, osceno, emetico, ributtante, che davvero viene da dire che merita solo vendetta. Raggi fotonica. Dove arriva non cresce più nulla”.
Angelo Mai: sgombero atto gravissimo, ma non chiuderemo
“Questa mattina per la terza volta in 14 anni l’Angelo Mai viene sgomberato dal Comune di Roma. Non si tratta di una vicenda penale questa volta, di un’inventata storia criminale, ma di pura burocrazia. Ancora una volta nessuno all’assessorato alla Cultura ne sapeva nulla. Eppure nell’ultimo periodo sembrava che qualcosa rispetto agli spazi si muovesse. Per questo il sequestro di oggi è sorprendente oltre che gravissimo”. È quanto si legge sulla pagina Facebook dell’Angelo Mai.
“Nonostante l’adozione di atti amministrativi con i quali si disponeva un ripensamento dell’intera vicenda degli immobili di proprietà comunale destinati a uso sociale, sulla base delle sentenze della Corte dei conti e in attesa del nuovo regolamento, nonostante tutto questo oggi senza alcun preavviso Comune di Roma e Polizia Municipale si sono presentati per sgomberare un luogo assegnato“.
“Chiediamo di differire l’esecuzione del provvedimento in attesa di una pronunzia del Tar in via d’urgenza- si legge ancora. Chiediamo di non interrompere le nostre attività non da qui a poco ma da qui ad anni e anni perché l’equazione tra arte e illegalità fallisce in parte e non può trovare nessuna legittimazione politica né qui né altrove. Chiediamo che una volta per tutte agli spazi culturali e sociali di questa città venga riconosciuto il diritto a esistere e non solo a resistere. In questa città lacerata e offesa, simbolo di un paese moribondo e suicida, l’Angelo Mai è un luogo indispensabile e irrinunciabile. Non chiuderemo MAI, sia chiaro”.
Ciaccheri: Raggi riapre pagina sgomberi
“L’Angelo Mai di nuovo sotto attacco. La Giunta Raggi riapre la pagina degli sgomberi dei luoghi di cultura e autogestione della città, e decide di sgomberare e provare a consegnare all’abbandono uno dei luoghi più preziosi della scena teatrale romana, pluripremiato a livello internazionale e unico in una città dove la cultura è stata massacrata. L’Angelo Mai deve riaprire e serve una nuova politica sul patrimonio per la città che salvaguardi le esperienze e chiuda anni di sfratti illegittimi e sgomberi”. Così Amedeo Ciaccheri, candidato presidente della coalizione democratica, civica e progressista nel Municipio VIII.