Esprimiamo sconcerto per la decisione adottata unilateralmente dal Rettore dell’Università di Verona di annullare l’evento programmato per il 25 maggio prossimo su “Richiedenti asilo : orientamento sessuale ed identità di genere” a cui avevamo contribuito.
Si tratta di una decisione con la quale l’Università cede alle intimidazioni che sono sopraggiunte da formazioni di estrema destra che così hanno raggiunto l’obiettivo di impedire lo svolgimento di un convegno di grande rilievo e spessore scientifico su un tema complesso sul quale vi è la necessità di approfondimento e riflessione, tema che coinvolge i diritti fondamentali delle persone e la loro dignità e che non può essere relegato a “tema politicamente ed eticamente controverso”.
Purtroppo, sul piano simbolico, ciò accade proprio nella giornata internazionale dedicata alla lotta all’omofobia.
Nel richiamare quanto previsto dagli artt. 21 e 33 della Costituzione Italiana, fondanti la Repubblica antifascista e che sanciscono che tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero e che l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento, evidenziamo come l’Università dovrebbe essere sempre e in ogni circostanza un luogo aperto di discussione e riflessione, non cedendo il passo a bieche strumentalizzazioni politiche e a minacce liberticide.
Chiediamo con forza che nei luoghi pubblici quali l’Università venga garantito uno spazio di libera discussione e manteniamo ferma la volontà di continuare nella promozione ed organizzazione in Veneto, come su tutto il territorio nazionale, di iniziative scientifiche volte all’approfondimento e alla sensibilizzazione sulle tematiche inerenti i diritti fondamentali.