Si è svolta oggi una manifestazione dell’etnia Igbo a Roma, in piazza del Popolo, per chiedere l’indipendenza del Biafra dalla Nigeria. Tra il 1967 e il 1970 ebbe luogo la guerra civile nigeriana, la guerra del Biafra. Il conflitto esplose dopo il tentativo di secessione delle province sudorientali della Nigeria di etnia Igbo che si autoproclamarono Repubblica del Biafra. Il governo di Lagos reagì militarmente e il conflitto causò una drammatica crisi in intere regioni del Paese africano, con le popolazioni decimate dalla fame (una tragedia che ebbe eco internazionale). Gli Igbo accusarono la Nigeria di genocidio.
La secessione della Repubblica del Biafra venne dichiarata il 30 maggio 1967, e per questo oggi le comunita’ del popolo Igbo in Italia sono in piazza per denunciare che da allora – sostengono – le azioni militari e la repressione delle forze nigeriane nei loro confronti proseguono. “Ricordiamo lo sterminio e il genocidio di oltre 3 milioni e mezzo di biafrani”, spiegano i rappresentanti delle comunità Igbo in piazza a Roma. “Gli Igbo vivono nella parte orientale della Nigeria, abbiamo combattuto una guerra tra il 1967 e il 1971, dopo aver dichiarato l’indipendenza, che duro’ tre anni. La guerra termino’ perche’ il Biafra capi’ che le morti erano troppe, un genocidio”.
La guerra ebbe termine, “ma il Biafra cessò di esistere e noi accettammo di unirci alla Nigeria con un solo governo, ma dopo 50 anni insieme c’è un problema particolare, e cioè che in realtà come Stato la Nigeria non esiste, in termini di corruzione è lo Stato piu’ corrotto al mondo, il numero uno. E’ poi il decimo Paese al mondo per risorse minerarie, ma in termini di sviluppo la Nigeria è ultima al mondo”. Quindi, “noi popolo Igbo e popolazione del Biafra non possiamo permetterci di rimanere in questo disastro, quindi chiediamo alle Nazioni Unite, l’Unione europea e l’Unione africana di darci ascolto perchè stiamo soffrendo e stanno ricominciando ad ucciderci, di nuovo. Militari nigeriani stanno uccidendo gli Igbo: oggi sono 51 anni dall’indipendenza del Biafra e lo stiamo celebrando per ricordare quel momento e per chiedere alla comunità nazionale di aiutarci a raggiungere l’indipendenza”.