Il 15 aprile di sette anni fa veniva ucciso Vittorio Arrigoni, uno dei più grandi amici del popolo palestinese. Chi lo uccise pensava di spegnerne la voce e invece è riuscito a fare ciò che fa uno specchio rompendosi: la sua voce si è moltiplicata ed è arrivata ovunque. E seguita a moltiplicarsi attraverso quell’eco che era la sua firma e di cui il mondo sembra aver sempre più bisogno: “Restiamo umani”. Era l’invito e il grido che Vittorio mandava con i suoi reportages sotto uno dei più feroci bombardamenti israeliani della Striscia di Gaza. Oggi, come ogni anno, Vittorio verrà ricordato a Gaza, la sua terra di elezione, in Italia, la sua terra di nascita, e in tante parti del mondo, la Terra sua e di tutti.
A Gaza, tra i tanti modi di ricordarlo ci sarà la mattinata al porto con i ragazzi che lo hanno conosciuto e con quelli che a lui continuano a ispirarsi, coordinata del Centro culturale italiano che porta il suo nome. Qualche chilometro più a sud, nel villaggio di Al Qatatwa, si inaugurerà il giardino e l’ambulatorio che porteranno il suo nome come da progetto dell’associazione Oltre il Mare, finanziato dalla Fondazione Vik Utopia e in collaborazione con la UHCC, l’associazione palestinese dei comitati per la salute che offre servizi sanitari di ottimo livello nelle situazioni socialmente più disagiate.
Il progetto “Recuperare il sorriso…” è in fase di esecuzione ed oggi, nel nome di Vittorio ed a lui dedicato, verrà piantato dai bambini che ne sono i primi beneficiari, un olivo nato nel 1975, che quindi ha la stessa età che avrebbe Vittorio che all’olivo ha dedicato uno dei suoi testi. Scriveva Vik che “l’olivo è un’ode alla vita che si tramanda di generazione in generazione” e questo è il messaggio che porterà e che verrà diffuso attraverso i bambini che ne avranno cura negli anni. L’olivo è millenario e sopravviverà ai limiti temporali imposti dalla natura e dalla violenza umana.
In serata, da Torino, proseguirà la commemorazione, che forse sarebbe meglio chiamare “la giornata” di Vittorio, alla quale parteciperà anche Egidia Beretta, presidente della Fondazione Vik Utopia e madre di Vittorio la quale, instancabile, porta avanti il messaggio di suo figlio.
Da Gaza all’Italia e al mondo, oggi più che mai Restiamo umani.