Oggi i gruppi terroristici hanno dato ancora una prova di forza, sferrando duplice uno a Kabul e l’altro a Baghlan. Almeno 52 persone sono state uccise e altre 54 ferite in un attacco kamikaze in un centro di registrazione degli elettori nella zona di Dasht-i-Barchi della capitale Kabul, nella mattinata di domenica.
Hashmatullah Stanikzai, un funzionario della polizia di Kabul, ha detto a Pajhwok Afghan News che l’esplosione è avvenuta quando un kamikaze ha preso di mira i civili che si erano radunati per ricevere carte d’identità alle 10 del mattino.
Il Dott. Wahid Majroh, portavoce del Ministero della sanità pubblica, ha dichiarato che 52 morti e 54 feriti sono stati evacuati negli ospedali dal sito dell’esplosione.
Il testimone oculare Mohammad Amin ha detto che decine di persone sono state uccise e ferite nell’attentato kamikaze. Secondo un altro testimone oculare, circa 59 persone sono state uccise.
L’enorme esplosione è stata udita in tutta la città, distruggendo le finestre a miglia di distanza dal sito e danneggiando diversi veicoli vicini. La polizia ha bloccato tutte le strade che conducono alla zona, con solo le ambulanze autorizzate a passare.
Lo Stato islamico ha rivendicato la responsabilità dell’attacco .Una seconda esplosione è avvenuta in un centro elettorale di Pul-e-Khumri, capoluogo della provincia settentrionale di Baghlan: le autorità parlano di 11 morti e 17 feriti, afferma il giornalista di Pajhwak news, Wahid Ahmedi . Fonti amministrative e la gente del posto hanno indicato che l’attenzione ha avuto caratteristiche simili a quella realizzata a Kabul.
A più di quindici anni dall’avvio dell’operazione Enduring Freedom che avrebbe dovuto pacificare e stabilizzare il paese, l’Afghanistan rimane oggi terra di combattimento. I talebani attaccano sedi istituzionali, ambasciate, alberghi, hotel, moschea, ponti, negozi, mercati e non lasciano niente in pace; credono di essere musulmani ma, hanno bruciato parecchie volte il Corano ed hanno ucciso centinai dei civili mentre pregavano in diverse zone dell’Afghanistan. Mohammad Batur un giornalista afgano ha detto oggi dopo l’attacco a kabul e Baghlan “i talebani ed i membri dell’ISIS fanno ciò che gli dicono i loro padroni, non hanno nessuna fede e soltanto profanano il nome dell’Islam, dietro questi gruppi terroristici ci sono i poteri mondiali che per arricchirsi usando questi gruppi terroristici per uccidere persone”.
Gli attentati di oggi testimoniano la recrudescenza di un conflitto civile apparentemente senza fine, sul quale si innestano le agende dei gruppi terroristici e degli attori regionali.
Attorno alla guerra afghana sta calando l’attenzione, come è successo per l’Iraq e ormai solo i grandi massacri fanno notizia. E sta scemando anche il consenso. Quello popolare è in ribasso da tempo, i governi stanno iniziando a lasciare, stanchi di impiegare risorse in quello che pare avviarsi a diventare un altro Vietnam.