Il trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPAN), firmato nel settembre 2017, procede con le adesioni e ratifiche. Il trattato è stato adottato praticamente all’unanimità da 122 Stati all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Con a ratifica della Palestina al trattato il 22 marzo, sei Stati membri dell’ONU e osservatori permanenti hanno ora ratificato il TPAN. E con il voto unanime dei parlamenti di Costa Rica e Austria a favore della ratifica del divieto, rispettivamente il 15 e il 21 marzo, il Trattato sembra destinata ad attrarre altri due membri tra breve.
L’ICAN si compiace della costante crescita della comunità del trattato di proibizione e rileva che il processo di ratifica è simile a quello di strumenti giuridici comparabili, quali il trattato sul commercio delle armi del 2013 e la convenzione di Oslo del 2008 sulle bombe a grappolo.
“È stimolante vedere che ci sono stati responsabili che oppongono resistenza alla retorica incendiaria degli Stati dotati di armi nucleari e alla detenzione indefinita di armi di distruzione di massa ratificando il TPAN”, afferma Beatrice Fihn, direttore esecutivo di ICAN. “Le voci del fuoco e della furia non devono essere combattute con il silenzio. Tutti gli Stati dovrebbero procedere rapidamente per aderire al trattato”.
Il TPAN entrerà in vigore una volta che sarà stata ratificata da 50 Stati.
Traduzione: equipe traduzioni Pressenza