Il complesso militare/di sicurezza e l’ideologia neo-conservatrice del dominio USA sul resto del mondo si sono rivelati così potenti da impedire al Presidente Trump di normalizzare i rapporti con la Russia. Se si arriva allo scontro, come può ogni paese che ospita i missili ABM statunitensi, armi nucleari statunitensi e basi militari statunitensi, sperare di sfuggire alla distruzione? La questione fondamentale è che la NATO è un ostacolo alla pace.
di Paul Craig Roberts, 1/3/18
Putin ha fatto un discorso notevole all’Assemblea federale, al popolo russo e ai popoli del mondo.
Egli ha rivelato l’esistenza di nuove armi nucleari russe tali da dare indiscutibilmente alla Russia un’ampia superiorità nucleare sugli USA e sui suoi patetici stati vassalli della NATO.
A fronte delle capacità russe, non è chiaro se gli Stati Uniti si qualifichino più come superpotenza.
Io ho pochi dubbi che, se i folli neo-conservatori e il complesso militare/’difensivo’ di Washington avessero queste armi e la Russia no, Washington lancerebbe un attacco alla Russia.
Putin, invece, ha dichiarato che la Russia non ha ambizioni territoriali, nessuna pretesa egemonica e nessuna intenzione di attaccare nessun altro paese. Putin ha descritto le armi come la risposta necessaria al fermo rifiuto dell’Occidente, anno dopo anno, di accettare la pace e la cooperazione con la Russia, invece di circondarla con basi militari e sistemi ABM (missili anti-missili – NdT).
Putin ha dichiarato: “Siamo interessati a rapporti normali e costruttivi con gli Stati Uniti e con l’Unione Europea; ci aspettiamo che prevalga il buon senso e che i nostri partner scelgano una cooperazione equa e paritaria. . . . La nostra politica non sarà mai basata su pretese di eccezionalismo; noi difendiamo i nostri interessi e rispettiamo gli interessi di altri paesi “.
Putin ha detto a Washington che i suoi sforzi per isolare la Russia con sanzioni e propaganda, e per impedire la capacità russa di rispondere al crescente accerchiamento militare da parte dell’Occidente, hanno fallito. Le nuove armi della Russia hanno reso l’intero approccio USA/NATO “inefficace dal punto di vista militare”. “Le sanzioni per limitare lo sviluppo della Russia, anche nella sfera militare … non hanno funzionato”. Non sono state in grado di frenare la Russia. Devono rendersene conto … Smetterla di far dondolare la barca in cui stiamo tutti”.
Quindi, che cosa possiamo fare?
L’Occidente recupererà la ragione? Oppure, affogato nei debiti e preso alla gola da industrie militari gonfie e inefficaci, intensificherà la Guerra Fredda che Washington ha fatto risorgere?
Io non penso che l’Occidente abbia più una ragione da recuperare. Washington è totalmente assorbito dall’ “eccezionalismo americano”. L’estrema superbia del “paese indispensabile” affligge tutti.
Gli europei sono comprati e foraggiati da Washington. Sono fiducioso che Putin sperava che i leader europei comprendessero l’inutilità di cercare di intimidire la Russia e cessassero di appoggiare la Russofobia di Washington che sta portando alla guerra nucleare. Senza dubbio Putin è rimasto deluso dalla risposta idiota del ministro della difesa britannico Gavin Williamson, che ha accusato la Russia di “aver scelto un percorso di escalation e provocazione”.
La mia ipotesi è che i neo-conservatori sottovaluteranno la capacità della Russia, perché i neo-conservatori non vogliono accettare l’idea che ci possano essere limiti all’unilateralismo di Washington. D’altra parte, il complesso militare/’difensivo’ enfatizzerà la superiorità russa per chiedere un budget ancora più grosso per proteggerci dalla “minaccia russa”.
Il governo russo ha messo da parte anni di frustrante esperienza con il rifiuto di Washington di prendere in considerazione gli interessi della Russia e di lavorare insieme in modo cooperativo; infatti Washington era convinto che la potenza americana avrebbe costretto la Russia ad accettare la leadership americana. Così il forte annuncio di Putin sulle nuove capacità russe serve a mandare in frantumi l’illusione di Washington.
Nel suo discorso, egli dice: “nessuno voleva parlare con noi. Nessuno voleva ascoltarci. Ascoltateci ora”. Putin ha sottolineato che le armi nucleari della Russia sono riservate per la rappresaglia, non per l’offesa, ma che qualsiasi attacco alla Russia o alleati della Russia riceverà una risposta immediata “con tutte le conseguenze che ne derivano”.
Dopo aver messo in chiaro che la politica occidentale di egemonia e intimidazione è affogata, Putin ha di nuovo teso il ramo d’ulivo: lavoriamo insieme per risolvere i problemi del mondo.
Io spero che la diplomazia russa riesca a porre fine alle crescenti tensioni fomentate da Washington. Tuttavia, la diplomazia russa deve affrontare due ostacoli forse insormontabili. Uno è che il tronfio complesso militare/di sicurezza statunitense ha bisogno di un nemico importante come giustificazione per il suo budget annuale di $ 1.000 miliardi e il potere che ne consegue. L’altro ostacolo è l’ideologia neo-conservatrice dell’egemonia mondiale degli USA.
Il complesso militare/di sicurezza è istituzionalizzato in ogni stato degli USA. È un datore di lavoro e una fonte di importanti contributi alle campagne politiche, il che rende quasi impossibile per un senatore o un deputato andare contro i suoi interessi. Negli ambienti della politica estera degli USA deve ancora apparire un potere che controbilanci la pazzia dei neo-conservatori. La Russiafobia che i neoconservatori hanno creato ora colpisce la gente americana.
Questi due ostacoli si sono dimostrati così potenti da impedire al presidente Trump di normalizzare le relazioni con la Russia.
Forse nel suo prossimo discorso, Putin dovrebbe rivolgersi direttamente agli europei e chiedere loro come pensino di curare gli interessi europei appoggiando l’ostilità di Washington contro la Russia. Se si arriva allo scontro, come può ogni paese che ospita i missili ABM statunitensi, armi nucleari statunitensi e basi militari statunitensi, sperare di sfuggire alla distruzione?
Senza la NATO e le basi avanzate che essa fornisce, Washington non può guidare il mondo alla guerra. La questione fondamentale è che la NATO è un ostacolo alla pace.
Traduzione dall’inglese di Leopoldo Salmaso