“Siamo qui per Giulio e per tutti i Giuli del mondo. E perché Giulio credeva nella costruzione di ponti non di muri”. Paola e Claudio Regeni continuano a girare l’Italia per non lasciare che la ricerca della verità sull’omicidio di Giulio, e con la sua quella di tutti i morti che ancora non hanno avuto giustizia, casa nel bell’oblio.
Dopo le dure parole di Paola Deffendi che all’ordine degli avvocati di Genova ha detto che lo Stato li ha abbandonati, i genitori del ricercatore torturato e ucciso al Cairo hanno preso parte come ospiti d’onore al premio Prato “Città Aperta” dedicato alle migrazioni.
Nella sezione giornalismo è stata premiata la giornalista di Rainews Angela Caponnetto (nella foto), alla quale è stato consegnato il premio giornalismo di solidarietà intitolato a Maurizio Musolino, reporter specializzato in Medioriente e migrazioni che prima di scrivere metteva i piedi nei luoghi di cui riportava le storie e con la gente devastata da conflitti, fame e povertà.
Tra le motivazioni, l’impegno costante nella narrazione del fenomeno migratorio andando sui luoghi da cui si genera, nei luoghi di passaggio come le navi nel Mediterraneo e nei luoghi di approdo dove, sempre meno, si accoglie.
Tra gli altri premiati, il sindaco di Riace Domenico Lucano, Ascanio Cestini, Moni Ovadia e la giornalista Italo tunisina Leila El Houssi.