E’ arrivata oggi pomeriggio a Pozzallo, sulla costa siciliana, la nave della ong spagnola Proactiva Open Arms, con a bordo 218 migranti, tra cui molte donne e bambini bisognosi di cure urgenti.
Tra ieri e l’altro ieri, come riporta l’ANSA, “la nave è stata protagonista di un braccio di ferro prima con la guardia costiera libica, che pretendeva di riavere i 218 migranti soccorsi dalla nave umanitaria e poi con le autorità italiane, che in un primo momento non avevano concesso l’ok allo sbarco nei porti nazionali”.
Con un tweet inviato dalla nave, la Proactiva ha dichiarato: “Continueremo a proteggere le vite invisibili, con un costo elevato, perché questa è la nostra missione”. Il fondatore della ong, Oscar Camps, ha aggiunto: “Non avremmo mai permesso a nessuno di restituirli all’inferno. Grazie a tutti per Il supporto ricevuto”.
I problemi per la Proactiva però non sono finiti: il comandante della nave e il capomissione sono sotto interrogatorio di polizia a Pozzallo e il senatore di FI Maurizio Gasparri l’ha attaccata con violenza, definendo “temeraria e provocatoria” la sua azione. In una nota riportata dall’ANSA Gasparri invoca “lo stop totale agli sbarchi e una più stringente azione di controllo nel Mediterraneo” e riprende la campagna di denigrazione delle ong che salvano vite in mare esprimendo “la fondata preoccupazione che gli sbarchi possano tornare a moltiplicarsi e che le Ong stiano già riprendendo l’opera di fiancheggiamento dei trafficanti libici”.