L’American Expats for Positive Change (AEPC) guiderà la manifestazione “March For Our Lives”, che si terrà di fronte all’Ambasciata americana a Roma, nel contesto di altre iniziative analoghe sul tema del controllo delle armi e della sicurezza scolastica, previste negli Stati Uniti e in altri paesi il 24 marzo 2018.
Gli studenti della Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland (Florida) hanno fondato il movimento March For Our Lives il 14 febbraio di quest’anno, dopo che un diciannovenne armato di un fucile semiautomatico AR-15 aveva ucciso 17 persone fra studenti e insegnanti.
La fondatrice di AEPC – Tanya Halkyard – ha spiegato come il movimento sia nato proprio per favorire l’organizzazione di eventi di questo tipo: “AEPC è stata fondata da americani residenti all’estero, insoddisfatti delle politiche del proprio paese in materia di controllo delle armi e troppo lontani dagli Stati Uniti per fare la differenza: il nostro movimento offre l’opportunità di stimolare, da ogni parte del mondo, un cambiamento positivo”.
Cameron Kasky – uno studente diciassettenne della scuola sopravvissuto alla strage del 13 febbraio, che ha dato il suo contributo all’organizzazione del movimento – ha affermato: “Questa tragedia ci ricorda che non possiamo ignorare il problema del controllo delle armi da fuoco. Perciò è importante – anzi, necessario – intervenire ora”.
“Il 24 marzo i ragazzi e le famiglie di March For Our Lives scenderanno nelle strade di Washington DC per chiedere che le loro vite e la loro sicurezza diventino una priorità”, ha affermato l’organizzazione March For Our Lives.
La manifestazione di Roma dovrebbe svolgersi di fronte all’Ambasciata americana, all’angolo tra via Leonida Bissolati e via Veneto il 24 marzo, alle 11 del mattino, con la partecipazione di studenti delle scuole superiori e delle università americane, assieme ai cittadini americani residenti a Roma e a quelli locali. Il luogo della manifestazione è in attesa di approvazione da parte delle Autorità italiane di pubblica sicurezza e sarà confermato all’incirca una settimana prima dell’evento.
American Expats for Positive Change è un gruppo di americani residenti all’estero che si sono uniti per sollecitare e favorire cambiamenti positivi negli Stati Uniti. AEPC organizza e facilita iniziative per portare più unità, comprensione e azione nell’ottica del cambiamento. La sua missione è di sostenere gli americani che vivono all’estero per assicurarsi che le loro voci siano ascoltate nel loro paese di residenza e negli Stati Uniti. L’organizzazione mira a incoraggiare persone di ogni provenienza e convinzioni politiche, indipendentemente da dove e vivono, al fine di far sentire la propria voce e orientare le decisioni della politica.