Il Centro islamico culturale d’Italia, noto come la Grande moschea di Roma, ha condannato con forza l’omicidio di Mireille Knoll, l’ottantenne uccisa venerdì scorso a Parigi “in quanto ebrea”, definendolo “ignobile” in una nota diffusa alla stampa a firma del suo segretario generale, Abdellah Redouane.
“Abbiamo appreso con costernazione e dolore la notizia dell’ennesimo crimine di odio brutalmente perpetrato contro un’ottantacinquenne, sopravvissuta alla deportazione e alla Shoah, ma raggiunta vigliaccamente dalla barbarie del terrorismo frutto di una parte della gioventù sottomessa all’influenza dei cattivi maestri in una società che rischia di andare alla deriva e allo sbando – si legge nella nota – Tali manifestazioni di violenza devono essere prese seriamente in considerazione anche perché esprimono segnali inquietanti e precursori di quello che sarà la società di domani.
Come tutte le persone di questa età, Mirelille Knoll avrebbe dovuto essere oggetto di attenzioni, premure ed affetto, in particolar modo da parte dei vicini di casa. Questo tipo di crimine ci interpella tutti per manifestare la nostra solidarietà con i familiari della vittima e condannare con fermezza questo atto ignobile e non giustificato. Ed infine ognuno di noi è chiamato ad assumersi le proprie responsabilità nell’impegnarsi con i giovani per far risaltare nei loro cuori i valori della convivenza, della pace e prima di tutto della sacralità della vita. Per ultimo basta con la banalizzazione della cultura dell’odio”.
Centro islamico culturale d’Italia