La sera del 31 gennaio un centinaio di persone – tra cui molti attivisti di diversi movimenti sociali e partiti politici italiani, interessati a conoscere il processo che ha portato alla formazione e al successo elettorale della nuova coalizione cilena – hanno riempito la sala della Casa della Cultura di Milano per l’incontro “Tomás Hirsch a Milano, l’esperienza del Frente amplio cileno”.
Una serata dinamica, stimolante e ispiratrice, scandita dalle domande poste dal giornalista Daniele Biella, che moderava l’incontro, ma anche dagli altri due oratori, Anita Sonego e Vittorio Agnoletto e dal pubblico. Domande rivolte soprattutto al deputato cileno appena eletto nel Frente Amplio, a cui si sono aggiunte riflessioni dei due attivisti italiani sulla loro esperienza nelle istituzioni e nei movimenti sociali.
Si è parlato così dell’importanza di valorizzare le diversità in una direzione convergente – uno degli elementi fondamentali del successo del Frente Amplio, composto da tante organizzazioni differenti, che sono riuscite a lavorare insieme superando tante difficoltà – della necessità di un progetto a lungo termine, che non abbia solo una scadenza elettorale, ma punti a una radicale trasformazione della società, del bisogno, per i movimenti sociali, di superare le rivendicazioni puntuali per comprendere che tutte le ingiustizie e le discriminazioni sono espressioni di un unico sistema e che è necessario mobilitarsi anche per temi e soggetti che in apparenza non sono legati al proprio diretto campo di interesse.
In sintesi, un incontro che ha lanciato un segnale di speranza, sintetizzabile nell’idea forza: “Cambiare si può, ma nessuno può farlo da solo”.
Foto di Micky Hirsch e Rita Cuna