Nel quinto anniversario della scomparsa di Stéphane Hessel (Berlino, 20 ottobre 1917 – Parigi, 27 febbraio 2013), resistente e deportato, collaboratore alla stesura della Dichiarazione universale dei diritti umani, giurista e scrittore, autore dell’aureo libretto “Indignatevi” che ha saputo dare voce e fin suscitare un movimento internazionale nonviolento di impegno contro ogni ingiustizia e di solidarietà con ogni essere umano, il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo lo ricorda con gratitudine che non si estingue.
Una breve notizia su Stéphane Hessel
Stéphane Hessel è nato a Berlino il 20 ottobre 1917 da una famiglia ebraica (il padre fu il traduttore tedesco di Proust, mentre la madre fu il personaggio che ispirò Roché – e poi Truffaut – per l’indimenticabile Catherine di Jules e Jim), ed è cresciuto nella Francia degli anni Trenta. Ha partecipato eroicamente alla Resistenza francese (catturato dai nazisti e deportato nel campo di sterminio di Buchenwald riusci’ a evadere e continuare la lotta) e dopo la guerra ha lavorato al Segretariato generale dell’Onu ed è stato uno dei principali redattori della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Diplomatico, attivista e scrittore, e’ stato costantemente impegnato in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Nel 2010 il suo opuscolo Indignatevi! ha favorito il sorgere di una vasta mobilitazione sociale nonviolenta in vari paesi. E’ deceduto a Parigi il 27 febbraio 2013. Tra le opere di Stephane Hessel: Danza con il secolo, Add Editore, Torino 2011; Indignatevi!, Add Editore, Torino 2011; Impegnatevi!, Salani, Milano 2011; (con Jean-Michel Helvig), Dalla parte giusta, Rcs, Milano 2011; Vivete!, Castelvecchi, Roma 2012; A conti fatti… o quasi, Bompiani, Milano 2012; (con Edgar Morin), Il cammino della speranza, Chiarelettere, Milano 2012; Vivete!, Castelvecchi, 2012; Agli indignati di questa Terra, Liberilibri, Macerata 2013; Non arrendetevi!, Passigli, 2014; Esigete! Un disarmo nucleare totale, Ediesse, Roma 2014.
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Anche nel ricordo di Stéphane Hessel continuiamo nell’impegno nonviolento per la pace, i diritti umani di tutti gli esseri umani, la difesa del mondo vivente casa comune dell’umanità.
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Anche nel ricordo di Stephane Hessel continuiamo nell’impegno a sostegno dell’appello “Una persona, un voto” per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia; a sostegno dell’appello affinché sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; a sostegno dell’appello per la legge sullo “ius soli / ius culturae”.
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Anche nel ricordo di Stephane Hessel continuiamo nell’impegno contro il militarismo, il razzismo, il maschilismo; continuiamo nell’impegno in difesa della vita, della dignità e dei diritti di tutti gli esseri umani; continuiamo nell’impegno in difesa della biosfera.
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Anche nel ricordo di Stephane Hessel continuiamo nell’impegno antifascista.
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Vi e’ una sola umanita’. Tutti gli esseri umani sono eguali in diritti. Salvare le vite è il primo dovere. Pace, disarmo, smilitarizzazione. Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto. Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nell’impegno comune per la liberazione dell’umanità. Solo la nonviolenza può salvare l’umanità dalla catastrofe.
Il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo