Nicoletta Paci è assessora alla partecipazione e ai diritti dei cittadini a Parma, nella giunta Pizzarotti, ed ha promosso insieme a tutta l’amministrazione la realizzazione dei Consigli dei Cittadini Volontari le cui elezioni si terranno nei prossimi giorni, dal’8 al 14 Febbraio
Intanto ci può chiarire il senso di quest’assessorato che, di norma, si chiama “al decentramento”: cosa volevate sottolineare scegliendo questo nome?
Volevamo sottolineare proprio la grande attenzione che, come amministrazione comunale, vogliamo dare alla PARTECIPAZIONE, in tutte le sue forme. Il termine Decentramento ci sembrava riduttivo e con un’accezione leggermente negativa. Invece per noi, sia che si tratti di zone centrali della città che di aree più periferiche, è importante che tutti siano partecipi della vita sociale della città, facendosene carico e collaborando attivamente per la soluzione dei problemi.
Ci può raccontare il processo che porterà all’elezione dei Consigli dei Cittadini Volontari?
Il processo è iniziato con l’estrazione a sorte dall’anagrafe comunale di 300 nominativi per ciascun quartiere, equamente distribuiti fra uomini e donne e divisi per fasce d’età in modo da rappresentare uno spaccato veritiero della composizione della nostra cittadinanza. A questi cittadini sono state inviate lettere di invito a candidarsi per essere consiglieri nei Consigli dei Cittadini Volontari (CCV) del proprio quartiere. Contemporaneamente è partita la campagna di candidatura anche per quei soggetti che hanno proposto autonomamente la propria candidatura per i CCV. Per queste persone è stato necessario raccogliere un minimo di 25 firme a sostegno della propria candidatura da presentare poi on –line sul sito del Comune di Parma.
Dopo la chiusura di questa prima fase e una volta stabilite le liste si passerà alle votazioni aperte a tutta la cittadinanza. Si svolgeranno dall’8 al 14 febbraio con modalità on line o assistita preso alcuni nostri punti dove c’è maggiore affluenza di pubblico.
Ci tengo a precisare che per il nostro sistema di votazione on-line abbiamo ricevuto anche un premio nel 2016 come miglior sistema di e-Governance fra quelli della rete.
Come funzioneranno? Che potere avranno?
I Consigli avranno potere consultivo e propositivo verso l’amministrazione comunale. Dovranno altresì fare da collante con tutte le realtà del territorio a loro assegnato e quindi cogliere e coordinare le attività delle varie associazioni, gruppi o singoli cittadini che si rivolgono a loro per le varie istanze o progetti. Saranno anche fulcro per lo sviluppo del bilancio partecipativo o per l’attuazione del regolamento di cittadinanza attiva, due altre forme di partecipazione che abbiamo implementato.
La vostra giunta, rieletta da poco, ha già effettuato numerose iniziative a favore della partecipazione dei cittadini, ce le può ricordare?
Come appena citato abbiamo adottato il Regolamento di Cittadinanza attiva che ha dato vita a piccoli progetti di recupero urbano proposti dai cittadini e che vogliamo allargare ulteriormente nei prossimi anni. Poi c’è stato il Bilancio partecipativo per il quale abbiamo messo a disposizione € 500.000 a favore di progetti proposti dalla cittadinanza e mediati attraverso i CCV. Di tutti quelli che sono pervenuti e che sono stati votati, si sono realizzati o sono in via di realizzazione i primi dieci per un importo di e 50.000 circa a progetto.
Sul fronte invece dei nuovi cittadini italiani abbiamo costituito la “Consulta dei popoli” e il Consigliere Aggiunto che cercano di dare voce e risalto ai nuovi italiani presenti sul nostro territorio.
Parma fa parte dell’Associazione dei Comuni Virtuosi: in questo mondo in cui ci vogliono far credere che tutti i politici amministrano per il proprio tornaconto personale c’è che sta cercando di porre un nuovo modello di politico, al servizio del cittadino: come sta andando questa esperienza?
Direi bene visto che i parmigiani ci hanno appena rieletto e mostrano entusiasmo per le attività che gli dedichiamo. Rispetto alla precedente elezione dei CCV infatti abbiamo registrato un aumento del 40% dei cittadini che si sono offerti come candidati e soprattutto un aumento di oltre il 50% fra i ragazzi di età compresa fra i 16 e i 20 anni. Questo per noi è un dato davvero molto importante perché significa interessare le giovani generazioni che oggi sono spesso indifferenti o lontane da ogni forma di partecipazione sociale attiva.