Promuovendo una “Tecnologia dal Cuore Umano”, alcuni ex lavoratori di Facebook & Google puntano a proteggere il pubblico dai danni dei social media

di Julia Conley, Commondreams, 5/2/18

 

Esprimendo il desiderio di “riparare un errore”, diversi ex dipendenti dei giganti della tecnologia Facebook e Google, stanno unendo le proprie forze per contrastare il diffuso impatto negativo che essi vedono nelle società che hanno contribuito a formare.

Tra rapporti secondo cui l’uso frequente di Facebook può portare alla depressione, richieste di pediatri di chiudere l’app di messaggistica aziendale orientata sui bambini, e preoccupazioni sul paventato uso della piattaforma da parte della Russia per influenzare le elezioni del 2016, quattro ex dipendenti e investitori di Facebook si stanno unendo con un tecnico e due ex dipendenti di Google per creare il Centro per una Tecnologia dal Cuore Umano, volto a combattere per una maggiore comprensione e controllo degli effetti negativi delle aziende tecnologiche.
Il Centro collaborerà con il gruppo senza scopo di lucro Common Sense Media per organizzare una campagna pubblicitaria in 55.000 scuole pubbliche negli Stati Uniti, allo scopo di educare studenti e genitori sulla dipendenza dai social media.

“I più grandi supercomputer del mondo si trovano in due aziende – Google e Facebook – e come li stiamo impiegando? Li stiamo puntando al cervello delle persone, ai bambini” ha detto al New York Times Tristan Harris, già dipendente di Google come esperto di etica, che guida il Centro.

La coalizione farà inoltre pressione per l’approvazione di un disegno di legge presentato dal senatore Edward Markey (Massachussets) che ordinerebbe una ricerca approfondita sull’impatto della tecnologia sulla salute dei bambini, nonché per una proposta di legge in California che controllerebbe le capacità dei robot digitali.
I fondatori del gruppo ritengono che questo gruppo sia solo l’inizio di uno sforzo nella Silicon Valley per garantire che i prodotti non danneggino i loro utenti.

Sean Parker, uno dei primi investitori di Facebook, e il CEO di Apple Tim Cook hanno entrambi dichiarato recentemente di ritenere che i social media siano dannosi per i giovani. Cook afferma di non poter permettere a suo nipote di utilizzare i social network.
E l’ex dirigente di Facebook Charmath Palihapitiya ha detto l’anno scorso di aver contribuito a creare “strumenti che stanno facendo a pezzi il tessuto comunitario della società” e ha raccomandato di prendere lunghe pause coi social media.

Il Centro per una Tecnologia dal Cuore Umano sta inoltre creando un sito web chiamato Registro dei Danni, che raccoglierà la ricerca sugli effetti dannosi della tecnologia e aiuterà i lavoratori della Silicon Valley a creare piattaforme e prodotti più sani.

Le compagnie tecnologiche hanno “creato l’economia dell’attenzione e ora sono impegnate in una vera e propria corsa agli armamenti per catturare e mantenere l’attenzione umana, inclusa quella dei bambini”, ha detto Harris in una dichiarazione lunedì. “Tecnologi, ingegneri e designer hanno il potere, la responsabilità di rendere conto e di sviluppare prodotti che creano un mondo migliore. Molti ingegneri e designer intelligenti del settore vogliono creare app che ci forniscano le informazioni di cui abbiamo bisogno per migliorare la nostra vita il più rapidamente possibile, anziché limitarsi a succhiarci il più a lungo possibile”.

 

Traduzione dall’inglese di Leopoldo Salmaso