Venerdì 23 febbraio
Una Giornata di digiuno, preghiera e impegno per la pace
Il Movimento Nonviolento aderisce all’appello di papa Francesco
“Ognuno può dire concretamente ‘no’ alla violenza per quanto dipende da lui o da lei. Perché le
vittorie ottenute con la violenza sono false vittorie; mentre lavorare per la pace fa bene a tutti”,
così dice Papa Francesco che porta l’attenzione particolarmente sulle sofferenze dimenticate e il Papa invita “anche i fratelli e le sorelle non cattolici e non cristiani ad associarsi a questa iniziativa nelle modalità che riterranno più opportune”.
E’ un invito che raccogliamo volentieri e riproponiamo come Movimento Nonviolento anche ad
altri. “Tanto dilagheranno violenza e materialismo, che ne verrà stanchezza e disgusto”, scriveva
Aldo Capitini nel 1936 in pieno regime fascista, nell’indifferenza generale, se non nell’ostilità,
anche delle gerarchie ecclesiastiche di allora, ancora legate alla teologia della guerra giusta. Qualcosa era già mutato anche prima, ma con il pontificato di Bergoglio l’annuncio profetico della nonviolenza si è fatto costante e preciso. In quest’uomo di religione sentiamo presente la convinzione che “la nonviolenza è il punto della tensione più profonda tesa al sovvertimento di una società inadeguata”. Di questa tensione abbiamo bisogno per affrontare positivamente una violenza crescente, in campo internazionale e interno ai diversi Paesi. Compreso il nostro.
Papa Francesco ci esorta a domandarci “che cosa posso fare io per la pace?” Rispondiamo ancora con le parole di Capitini: vogliamo “sottrarre l’anima ad ogni collaborazione con l’errore della violenza, ed instaurare subito, a cominciare dal proprio animo (che è il primo progresso), un nuovo modo di sentire la vita: il sentimento che il mondo ci è estraneo se ci si deve stare senza amore, senza una apertura infinita dell’uno verso l’altro, senza una unione di sopra a tante differenze e tanto soffrire. Questo è il varco attuale della storia”. Per queste ragioni il Movimento Nonviolento invita tutti ad unirsi il prossimo 23 febbraio alla Giornata promossa da papa Francesco, attraverso il digiuno, l’impegno, la preghiera, o una laica meditazione per la pace.