Una bella notizia arriva anche dallo Yemen devastato dalla guerra.
Dopo cinque mesi di carcere, il 15 gennaio l’attivista Hisham al-Omeisy (secondo da destra nella foto) è stato rilasciato e ha potuto riabbracciare i suoi familiari.
Al-Omeisy, 38 anni, era stato arrestato il 14 agosto scorso nella capitale Sana’a da agenti dell’Ufficio per la sicurezza nazionale, controllato dal gruppo armato huthi.
Non è chiaro se sia stato mai formalmente accusato di qualche reato e non sono ancora note le condizioni del rilascio. Per Amnesty International era un prigioniero di coscienza.
Al-Omeisy è stato uno dei promotori e protagonisti della “primvera” yemenita che alla fine del 2011, dopo mesi di rivolte e repressioni, portò alla fine della presidenza di Abdullah Saleh (recentemente ucciso proprio dagli huthi con cui si era alleato).
Sul suo account Twitter, finché ne ha avuto la possibilità, al-Omeisy ha regolarmente e pubblicato importanti analisi sulla crisi dei diritti umani e sulla catastrofe umanitaria prodotte dal conflitto tra gli huthi e la coalizione dei paesi del Golfo guidata dall’Arabia Saudita, che dal marzo 2015 ha compiuto ripetutamente crimini di guerra contro la popolazione civile yemenita.