L’intelligenza superiore è un errore dell’evoluzione, incapace di sopravvivere per più di un breve attimo nella storia evolutiva.
[Ernst Mayr (1904-2005), genetista evoluzionista]
La vita attuale è inquinata alle radici. L’uomo s’è messo al posto degli alberi e delle bestie e ha inquinata l’aria, ha impedito il libero spazio. Può avvenire di peggio. […] l’occhialuto uomo […] inventa gli ordigni fuori del suo corpo […] Forse attraverso una catastrofe inaudita prodotta dagli ordigni ritorneremo alla salute. Quando i gas velenosi non basteranno più, un uomo fatto come tutti gli altri, nel segreto di una stanza di questo mondo, inventerà un esplosivo incomparabile, di fronte al quale gli esplosivi attualmente esistenti saranno considerati innocui giocattoli. Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri, ma degli altri un po’ più ammalato, ruberà tale esplosivo e s’arrampicherà al centro della terra per porlo nel punto ove il suo effetto potrà essere massimo. Ci sarà un’esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie.
[Italo Svevo, La Coscienza di Zeno, 1923].
Scrivo con un nodo alla gola. Le vittime, l’ecatombe nucleare di Hiroshima e Nagasaki non sono servite a niente, non hanno insegnato nulla? È mai concepibile che l’essere umano soffra di amnesia cronica, non sia capace di conservare e tramandare la memoria, la sola guida che può evitarci di ricadere negli stessi errori del passato?
Si, l’Apocalisse nucleare non è mai stata così vicina dal 1945. È un allarme, l’avvertimento che costantemente ci lancia il comitato scientifico dei maggiori esperti mondiali del Bulletin of the Atomic Scientists, che dal 1947 ha introdotto un messaggio visivo immediato ed efficace con il Doomsday Clock (Orologio dell’Apocalisse), che segna quanti minuti ci separano, secondo le loro valutazioni, dalla Mezzanotte dell’olocausto nucleare. Si tratta naturalmente di una valutazione, che gli esperti multidisciplinari del Bulletin fanno valutando tutti i fattori geopolitici che aggravano e avvicinano il rischio della guerra nucleare. È un messaggio a tutte le donne e gli uomini del Pianeta, perché un guerra nucleare metterebbe seriamente a rischio l’esistenza stessa del società umana: quando ad Einstein fu chiesto con quali armi sarebbe stata combattuta le Terza guerra mondiale, egli rispose “Non lo so, ma la Quarta sarà combattuta con la clava”!
Che i potenti della Terra accecati da calcoli di potere e logiche miopi giochino col fuoco (in questo caso atomico!) non stupisce più di tanto: ma che il genere umano non prenda consapevolezza della catastrofe che incombe e non alzi la voce e si mobiliti globalmente per fermarli è una cosa che rasenta l’assurdo! Un’umanità votata al suicidio? Tutti noi viviamo ogni giorno in mezzo a una umanità immersa nel migliore dei casi nelle preoccupazioni quotidiane, dalle “cose importanti”, presa alla guida frenetica dell’automobile, incurante degli altri se non nevrotica; spesso assorbita dagli “affari”, da questioni di soldi, magari per la sopravvivenza ma spesso per smanie di arricchirsi. Un’esigua minoranza ha preso consapevolezza del rischio incombente che tutto questo possa scomparire da un attimo all’altro, vaporizzarsi in un fungo atomico.
Una umanità meschina e incosciente. Se questa Terra si vaporizzasse, sarebbe un evento impercettibile, assolutamente insignificante fra i miliardi di galassie, ciascuna con miliardi di stelle, e migliaia di miliardi di pianeti, tanti di essi con forme di vita, anche superiore.
Mi scuso per la retorica, ma un richiamo alla modestia, al senso dei limiti delle nostre vite, dello stesso genere umano, dovrebbe richiamare molti alla realtà e promuovere la volontà incrollabile di fermare questa follia. Che cosa insegniamo ai ragazzi a scuola? Io sono ormai in pensione, altrimenti domattina aprirei la lezione con questo argomento, illustrerei brevemnte il problema, e darei la parola ai ragazzi.
Qualche fatto
Dopo la retorica vorrei riassumere più sinteticamente possibile i fatti.
Gli esperti del Bulletin valutano due questioni: “il futuro della civiltà è più sicuro o più a rischio rispetto all’anno scorso? E rispetto ai più di sette decenni da quando poniamo questa questione?”
Oggi essi denunciano la “minaccia nucleare insostenibile”! Il pericolo senza precedenti che le armi nucleari possano essere usate, sia intenzionalmente che involontariamente o accidentalmente. Ci sono migliaia di testate nucleari pronte al lancio immediato su allarme: le potenze nucleari tengono il dito sul grilletto della pistola, una irresponsabile ricetta per il disastro! Gli allarmi nucleari per errore abbondano nella storia dell’era nucleare: un crampo, o un attimo di distrazione può premere il dito sul grilletto! Noam Chomsky ha detto che l’umanità è viva per miracolo.
Lungi dal pensare ad eliminare le armi nucleari, i potenti della Terra hanno programmato il loro ammodernamento e perfezionamento per i prossimi decenni, armi “più utilizzabili” (more usable), investendo migliaia di miliardi! Sottratti ovviamente a quelle spese che potrebbero eliminare la fame e la povertà dal mondo, rimuovendo o riducendo le scandalose disuguaglianze, che anzi si allargano sempre più.
Il mio parere personale (in questo mi discosto un po’ dalle valutazioni del Bulletin) è che la Corea del Nord non costituisca la minaccia principale (le maggiori speranze stanno oggi nell’avvio di negoziati tra le due Coree, che sottraggano il loro destino ai giochi di potere imperialisti), ma lo siano in primo luogo gli Stati Uniti, il cui Presidente attizza aggressivamente le micce sotto tutti i focolai di tensione, dal Medio all’Estremo Oriente, abbassando irresponsabilmente la soglia di un conflitto fatale: è di due giorni fa la notizia che il Pentagono minaccia la Russia e la Cina, “state per entrare nel giorno più lungo e più doloroso della vostra vita” – ma sarebbe la nostra vita! Come se non bastasse ci sono l’India e il Pakistan che si fronteggiano con centinaia di testate, Israele che tiene a tiro tutto il Medio Oriente, c’è la NATO che considera fondamentale l’armamento nucleare, la Francia che vagheggia di fare della sua potenza nucleare il baluardo dell’Europa. Ci siamo anche noi, che in Italia continuiamo ad ospitare le bombe termonucleari B-61-12 e non ne pretendiamo l’eliminazione!
È importante precisare che le valutazioni degli esperti del Bulletin non si fermano alle armi nucleari, ma considerano le tensioni geopolitiche a tutto campo: anche se il pericolo può sembrare meno immediato, “le emissioni globali di anidride carbonica non hanno ancora mostrato l’inizio del necessario forte declino”, come dimostrano le manifestazioni meteorologiche estreme sempre più devastanti e lo scioglimento dei ghiacci.
Ma sia chiaro, ogni persona, ogni popolo deve mobilitarsi, non può aspettare che gli altri tolgano le castagne dal fuoco. Chi parlerà del rischio nucleare, dell’urgenza che l’Italia firmi il Trattato di Proibizione, in questa campagna elettorale?
Solo la risoluta volontà della collettività umana può portare indietro le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse, deve ridurlo in briciole, i potente della Terra non lo faranno!
O elimineremo le armi nucleari, o le armi nucleari elimineranno noi! È solo questione di tempo. E il tempo stringe.