Il primo ministro dell’Etiopia Hailemariam Desalegn è stato, per il momento, di parola.
Il 3 gennaio Desalegn aveva annunciato il rilascio dei dirigenti dell’opposizione politica e di altre centinaia di detenuti. Il 17 gennaio ne sono tornati in libertà 528, tra cui Merera Gudina (nella foto), leader del Congresso Federalista Oromo, in carcere dal dicembre 2016 con l’accusa, tra l’altro, di terrorismo.
Amnesty International ha accolto positivamente questa notizia e ha sollecitato le autorità dell’Etiopia a rilasciare tutti gli altri prigionieri per motivi di coscienza e a chiudere, come promesso dal primo ministro il 3 gennaio, il famigerato carcere di Maekelawi, situato nella capitale Addis Abeba e conosciuto come centro di tortura.