Ordine Nucleare in Evoluzione: Nuove Tecnologie e Rischi Nucleari [THE EVOLVING NUCLEAR ORDER: NEW TECHNOLOGY AND NUCLEAR RISK] è il titolo del ISODARCO XXXI Winter Course che si è svolto ad ANDALO (TRENTO), ITALY dal 7-14 GENNAIO 2018
Direttore della Scuola Carlo Schaerf (ISODARCO, Rome, Italy)
Direttori del corso Francesca Giovannini (Committee on International Security Studies, American Academy of Arts and Sciences, Cambridge, MA, USA) Steven Miller (Belfer Center, Harvard University, Cambridge, MA, USA)
Comunicato Stampa
Mirco Elena, Diego Latella, Mieke Massink
I progressi della robotica, dell’intelligenza artificiale, dell’elaborazione dei dati, dell’analisi geospaziale e di altre tecnologie stanno per trasformare ogni aspetto della vita umana, inclusa la deterrenza nucleare. Si è al culmine di una nuova corsa agli armamenti dove gli stati nucleari stanno attuando processi di modernizzazione nucleare e convenzionale. Come gestiamo il rischio nucleare in un mondo in cui i driver del vantaggio militare, dal cyber all’automazione, sono a duplice uso e solo parzialmente controllati dai governi? Quali effetti avranno i cambiamenti tecnologici sull’ordine nucleare esistente? Come possiamo valutare l’impatto, positivo o negativo, dei nuovi sviluppi tecnologici e in che modo discriminiamo tra sfide gravi e problemi minori? Che cosa succede quando l’incertezza tecnologica si interseca con crisi politiche nell’Europa orientale, nella penisola coreana, nello stretto di Taiwan, nel Medio Oriente o nell’Asia meridionale? Che cosa possiamo fare per attenuare i rischi in una nuova era nucleare in cui le vecchie regole potrebbero non essere applicabili? Sono questi i quesiti sui quali si è sviluppata la discussione nel 31o corso invernale ISODARCO, tenutosi ad Andalo (TN) dal 7 a 14 gennaio 2018.
Il corso ha offerto ai circa 90 partecipanti (compresi docenti) provenienti da più di 20 paesi diversi la possibilità di discutere apertamente una serie di argomenti legati alle nuove tecnologie e i rischi nucleari.
I seguenti illustri docenti hanno accettato l’invito a condividere le loro conoscenze e opinioni su questi argomenti, presentandole ad un pubblico altamente motivato, multidisciplinare e internazionale: Alexey Arbatov – Institute of World Economy and International Relations, IMEMO, Moscow, Russia; Nadia Arbatova – Institute of World Economy and International Relations, IMEMO, Moscow, Russia; Francesco Calogero – Pugwash Conferences on Science and World Affairs, Rome; Sarah Kreps – Cornell University, Ithaca, NY, USA; Martin Malin – Project on Managing the Atom, Harvard Kennedy School, Cambridge, MA, USA; George Nacouzi – Senior Engineer, RAND Corporation, Santa Monica, CA, USA; Amy Nelson – Robert Bosch Stiftung, Germany; Tariq Rauf – Former Head of Verification and Security Policy Coordination, Office reporting to the Director General, IAEA; Carl Robichaud – Carnegie Corporation of New York, USA; Frank Sauer – Bundeswehr University, Munich, Germany; Marco Schaerf – Sapienza University of Rome; Stephen I. Schwartz – Middlebury Institute of International Studies, Monterey, CA, USA; Manprest Sethi – Nuclear Security Project, Centre for Air Power Studies, New Delhi. India; Scott Smitson – Strategist, The Joint Staff, The Pentagon, Washington, DC, USA; Behnam Taebi – Associate professor of philosophy, Delft University of Technology, The Netherlands; Tong Zhao – Nuclear Policy Program, Carnegie-Tsinghua Center for Global Policy, Beijing, China; Beyza Unal – Research Fellow, Nuclear Weapons Policy, Chatham House, London, UK; Tristan Volpe – Assistant Professor at the Naval Postgraduate School, Monterey, CA, USA; Alyn Ware – Parliamentarians for Nuclear Non-Proliferation and Disarmament, Basel, CH; Heather Williams, Lecturer in the Defence Studies Department, King’s College, London, UK.
Il 31° Corso invernale ISODARCO si è aperto con un saluto di benvenuto da parte del Direttore della Scuola, Carlo Schaerf, che ha ricordato brevemente la storia dell’ISODARCO, attiva dal 1966 con 30 libri pubblicati principalmente come risultato di corsi ISODARCO. Sono state poi richiamate le regole di base dell’ISODARCO. I direttori del corso invernale 2018, Francesca Giovannini e Steven Miller hanno poi presentato brevemente il corso, e le principali tematiche affrontate.
Il corso è iniziato con una lezione introduttiva sulla storia e i principi fondamentali della strategia nucleare e sull’impegno di membri della comunità scientifica a favore e a supporto del controllo degli armamenti e del disarmo nucleare. È stata quindi approfondita la nozione di stabilità strategica prendendo in considerazione diversi punti di vista e, in particolare quello russo, quello cinese e quello statunitense. Una delle questioni centrali affrontate è quella dell’impatto delle tecnologie emergenti sulla stabilità strategica, con particolare riferimento agli sviluppi dell’intelligenza artificiale e alle armi cibernetiche. Un’altra questione affrontata nel contesto della stabilità strategica è quello dell’air-space attack — attacco a bersagli, inclusi quelli nucleari, effettuato tramite armamenti convenzionali ad altissima precisione (per es. missili Tomahawk e altri missili cruise e, in futuro, armi ipersoniche avanzate, con tempi di volo che possono arrivare a un terzo di quello dei missili cruise) — che recentemente ha dato origine alla nozione di entanglement nell’ambito della sicurezza internazionale. Sono stati anche presentati i concetti fondamentali dei sistemi anti-missili balistici e del loro impatto sulla stabilità strategica.
Sono stati brevemente presentati gli aspetti fondamentali e le basi teoriche e tecnologiche del machine learning e di altre tecniche di intelligenza artificiale, anche attraverso vari esempi. Sono stati evidenziati i limiti della tecnologia dell’intelligenza artificiale, ed in particolare del deep learning, ed è stata discussa la sua rilevanza per le relazioni internazionali e l’ordine globale. Le questioni legate all’intelligenza artificiale sono strettamente connesse a quelle relative alle armi autonome, inclusi gli aspetti legali e etici che il loro sviluppo e il loro eventuale uso sollevano. Si è fatto anche cenno ad aspetti del controllo degli armamenti applicato a questo tipo di armi. Sono stati anche analizzati aspetti legati ai pericoli e alle prospettive della proliferazione dei droni, con particolare riferimento alle tendenze attuali e alle implicazioni legali e etiche del loro uso.
L’uso sempre più diffuso della tecnologia dell’informazione la rende una componente essenziale delle infrastrutture civili e militari, incluse quelle critiche. Un aspetto fondamentale di questa tecnologia è la sua affidabilità, in relazione a possibili malfunzionamenti — dovuti spesso alla complessità dei sistemi in uso — così come allo sfruttamento di vulnerabilità intrinseche ai sistemi stessi, per fini di sabotaggio o vero e proprio attacco. Il corso ha quindi dedicato un’intera lezione alla descrizione dello stato dell’arte delle metodologie e tecniche di sicurezza informatica, con particolare riferimento alle armi nucleari, e alla discussione dei loro possibili sviluppi futuri.
Le questioni affrontate nel corso e brevemente richiamate sopra portano in modo naturale a chiedersi quale sia la relazione generale fra le istituzioni e le strutture militari da una parte e la rivoluzione tecnologica dall’altra, e in particolare come le prime si adattano o guidano la seconda. Questa relazione è stata oggetto di una specifica lezione.
Fra le questioni più importanti nell’ambito della scienza e delle tecnologie nucleari ci sono quella del dual use, civile e militare e della proliferazione nucleare. Una lezione del corso è stata dedicata agli aspetti filosofici ed etici del dual use. Un’altra lezione ha affrontato nel dettaglio i problemi della proliferazione nucleare, con particolare riferimento alle questioni di sicurezza nucleare e alla prevenzione del commercio illecito della tecnologia nucleare e, più in generale, delle tecnologie dual use. Particolare attenzione è stata posta alla discussione delle minacce al regime del Trattato di Nonproliferazione che possono provenire dalle nuove tecnologie. Infine, una terza lezione ha affrontato i problemi di non-proliferazione creati dalla tecnologia della stampa a tre dimensioni (3D printing).
Un tema centrale dell’evoluzione dell’ordine globale è quello dell’escalation nucleare. Al riguardo, è stata discussa la situazione India-Pakistan, le strategie nucleari in gioco e il dilemma della risposta al terrorismo. È stata approfondita la questione della gestione dell’escalation nell’ambito della dottrina del no first use. È stato fatto cenno alla relazione fra Cina e India riguardo agli armamenti nucleari e anche in relazione ai loro rapporti con il Pakistan. È stata data una valutazione dei rischi potenziali di escalation, anche al riguardo degli attuali sviluppi tecnologici. Analogamente, sono state presentate alcune considerazioni su come diminuire questi rischi potenziali, utilizzando sia gli sviluppi tecnologici, sia strumenti politici.
Sono state anche illustrate questioni connesse alle prospettive internazionali di disarmo nucleare; la discussione si è sviluppata intorno alle domande: il disarmo nucleare è possibile? è desiderabile? È stata fornita una panoramica dei paesi che hanno rinunciato alle armi nucleari e le posizioni prese, negli anni scorsi, da leader politici di altissimo livello, incluso il presidente Obama. È stato analizzato il dibattito interno in Russia su questo tema e ampio spazio è stato dedicato alla illustrazione della US Nuclear Posture Review della quale proprio durante lo svolgimento corso è stata rilasciata una prima versione pubblica.
Infine, sono stati affrontati vari aspetti dell’impatto delle tecnologie emergenti sui regimi di controllo degli armamenti.
Durante il corso, è stata organizzata una sessione apposita per discutere quali possano essere le prospettive di carriera nell’area dell’analisi delle questioni nucleari e sono stati organizzati vari seminari spontanei da parte dei partecipanti e sono stati proiettati alcuni film e documentari attinenti ai temi trattati nel corso.
Come di consueto, il corso si è concluso con una riunione plenaria durante la quale tutti i partecipanti hanno potuto esprimere una loro valutazione del corso e suggerire agli organizzatori possibili miglioramenti e temi per corsi futuri.
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