Un appello al Prefetto di Imperia per rispondere all’emergenza della mancata accoglienza dei Minori Stranieri Non Accompagnati a Ventimiglia nel rispetto della normativa vigente, deliberatamente violata da mesi.
“Cessare immediatamente l’illegittima prassi della mancata accoglienza di Minori Stranieri Non Accompagnati a Ventimiglia, ovvero del collocamento di MSNA nel centro di accoglienza per adulti “Parco Roja” e predisporre tutte le misure necessarie affinché questi minori siano collocati in centri di accoglienza per minori, come previsto dalla normativa vigente, e come richiesto dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, possibilmente sul territorio di Ventimiglia o nelle vicinanze almeno per quanto riguarda i minori in attesa di ricongiungimento familiare”.
È quanto si legge in una lettera pubblica al Prefetto di Imperia, siglata da 6 associazioni impregnate in prima linea nella protezione dei minori a Ventimiglia. I firmatari sono A.S.G.I. (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione), l’organizzazione umanitaria italiana INTERSOS, Safe Passage, Terre des Hommes, WeWorld Onlus e la Diaconia Valdese.
“Ad oggi – sottolineano le organizzazioni – non è stato comunicato se e quando verrà aperta una struttura ricettiva temporanea per MSNA a Ventimiglia, a più di quattro mesi dalla sospensione dei lavori decisa in seguito alla contestazione di alcuni cittadini avvenuta in data 9 agosto 2017”.
La legge italiana vieta espressamente il collocamento dei MSNA presso i centri di prima accoglienza per adulti e impone l’obbligo per la pubblica autorità di collocare in luogo sicuro il minore in stato di abbandono morale o materiale o allevato in locali insalubri o pericolosi.
“Collocare i minori non accompagnati in un centro di prima accoglienza non esclusivamente dedicato ai MSNA e non adeguato alla condizione di minorenni quale il centro “Parco Roja” – sottolineano ancora le organizzazioni – ovvero lasciarli privi di alcuna assistenza e accoglienza rappresenta una grave violazione della normativa vigente”.
Le organizzazioni esprimono “forte preoccupazione per la situazione dei numerosi minori stranieri non accompagnati che si trovano sulle sponde del fiume Roja a Ventimiglia, vivendo in ripari di fortuna, privi di riscaldamento e di servizi igienici, senza accesso all’acqua potabile e al cibo, esposti ad abusi e violenze” nonché per “la presenza di ragazzine minorenni, spesso vittime di violenze sessuali, alcune delle quali con figli piccoli”.