Il Comitato No Tunnel TAV vede ancora una volta proclami trionfali che preludono all’avvio dei lavori per i tunnel del Passante TAV dopo che la Commissione VIA ha rilasciato il nulla osta al “piano di utilizzo” delle terre di scavo “con alcune prescrizioni”. Appunto, con prescrizioni. Sarà opportuno aspettare di leggere il testo dopo che il Ministro avrà firmato il documento per capire che tipo di prescrizioni si prevedono.
Ancora una volta il Comitato si domanda come si può fare a cantare simili peana; per realizzare questa disgraziatissima opera si è dovuto ricorrere a ripetute modifiche delle normative sulle terre di scavo deregolamentando un settore dove gli abusi erano già frequentissimi – anche per i lavori fatti fin qui a Firenze! Nessuno pare ricordare le inchieste della magistratura.
Le dichiarazioni del sindaco Dario Nardella suonano davvero surreali: dopo le dichiarazioni dell’estate 2016 in cui disse chiaramente che questa mega opera è totalmente inutile è stato costretto a rimangiarsi tutto e rallegrarsi, oggi, che sia scongiurato il blocco dei lavori del Passante!
Ancora ci si dimenticano i problemi che la realizzazione di questa opera creerà: pochi giorni fa, il 13 dicembre, nel convegno promosso da Nove da Firenze in Regione, è stato un susseguirsi di denunce dei problemi che la stazione ai Macelli creerà se mai venisse realizzata! Insomma si va allegramente a creare un’opera che creerà problemi invece di risolvere i presenti. L’unica cosa che sembra stare a cuore a politica e mondo imprenditoriale è che i motori delle ruspe e delle betoniere non si spengano.
Sempre nello stesso convegno c’è da ricordare la figura miserrima della politica toscana e fiorentina che non sa fare altro che rispolverare slogan totalmente avulsi dalla realtà del tipo: “Firenze non può essere saltata dalla TAV” o “la TAV è un’opera strategica per Firenze”. Frasi che dimostrano nel migliore dei casi grande approssimazione, molto più probabilmente una profonda ignoranza: ogni giorno da Firenze passano quasi 200 treni AV al giorno, la maggior parte dei quali fermano in città. Come si fa a temere il “salto di Firenze”?
Ma soprattutto ci si dimenticano tutte le anomalie presenti e ampiamente documentate dai tecnici del Comitato, tutte denunciate a Regione, ex Provincia, Comune, Osservatorio Ambientale e che MAI hanno ricevuto risposta:
- sottostima delle subsidenze (cedimenti del terreno) a seguito degli scavi con possibili gravissimi danni al patrimonio edilizio e monumentale
- ulteriori impatti sulla falda dopo quelli provocati e non risolti a Campo Marte, ai Macelli, alle Tre Pietre
- errori progettuali che non hanno previsto danni molto maggiori dove le gallerie sono in curva
- utilizzo di una sola fresa invece di due in parallelo; questo provocherà, nel secondo scavo, cedimenti e danni superiori del 50%
Il messaggio è chiaro: avanti tutta! Anche a costo del ridicolo di costruire una linea ferroviaria per fare una fermata di bus! Di chiamare questo ridicolo rabbercio “hub tra ferro e gomma”, dove il “ferro” è praticamente scomparso.
Gli dei accecano coloro che vogliono perdere, dicevano gli antichi. Forse è per questo che si vogliono forzare i lavori prima delle prossime elezioni politiche.
Comitato No Tunnel TAV Firenze