Palermo, 18-20 dicembre 2017
Plesso didattico Bernardo Albanese
Piazza Napoleone Colajanni, Palermo
Prima sessione: le violazioni dei diritti delle persone migranti e rifugiate e la loro impunità (2017-2018)
Il 18 dicembre 2017- in occasione della ricorrenza della data di approvazione (18.12.1990) da parte delle Nazioni Unite della Convenzione per la tutela dei diritti di tutti i lavoratori migranti e della loro famiglie – si aprirà la prima sessione del Tribunale Permanente dei Popoli dedicata alla violazione del diritto di migranti e dei rifugiati
Il TPP, tribunale internazionale di opinione, ha accolto la richiesta – formulata a Barcellona nel luglio scorso dal Transnational Institute di Amsterdam e dal Transnational Migrant Platform-Europe e da una vasta rete di associazioni e di organizzazioni non governative, con l’adesione di oltre cento associazioni e movimenti europei, insieme a numerose comunità di migranti – di esaminare se le politiche e le prassi adottate dall’Unione europea e dai suoi Stati membri, a cominciare dall’Italia, costituiscano violazione del diritto dei popoli e delle persone migranti e rifugiate (Atto di accusa in inglese e in spagnolo).
La prima sessione, che si aprirà a Palermo, sarà dedicata ai flussi di migranti che attraversano il Mediterraneo, confine meridionale dell’Europa, ridotto a cimitero degli orrori. La seconda sessione si terrà a Parigi il 4 e 5 gennaio 2018 e avrà come oggetto le frontiere interne dell’Unione Europea, con le connesse politiche e prassi di chiusura dei vari Stati membri.
La rilevanza e attualità dell’udienza di Palermo, sottolineata richiesta e sostenuta da un gran numero di organizzazioni sociali italiane e internazionali, è purtroppo confermata, anche in queste settimane, dal susseguirsi di tragiche notizie di naufragi, morti in mare, respingimenti, detenzioni arbitrarie e maltrattamenti. Una situazione che, secondo l’Alto commissario per i diritti umani dell’ONU, Zeid Ra’ad Al Hussein, è divenuta catastrofica, segnata da immani sofferenze cui sono sottoposte migliaia di uomini, donne e bambini, tanto da costituire un “oltraggio all’umanità”. Dinanzi alla “moderna schiavitù, alla tortura, alla violenza sessuale” di fatto realizzate nella “gestione” del fenomeno migratorio, l’Alto commissario ha affermato che non si può più rimanere in silenzio.
Es tiempo de hablar! Questo è l’impegno del TPP, assunto a Barcellona da Carlos Beristain, componente del Tribunale, ricordando il monito di un anziano guatemalteco all’avvio del processo di ricostruzione della memoria storica delle vittime della violenza politica e istituzionale in Guatemala.
Anche per i migranti e i rifugiati è giunto il momento di parlare e di portare alla luce la verità sulle migrazioni, per valutare le politiche e le prassi dei governi europei con riferimenti ai diritti umani e dei popoli, per riformulare prospettive di civiltà dinanzi alla tragica perdita di umanità che si sta consumando sotto i nostri occhi.
È questa una delle funzioni principali del Tribunale, competente a pronunciarsi su violazioni gravi e sistematiche dei diritti umani e dei popoli, sulla base della Dichiarazione Universale dei Diritti dei Popoli (Algeri, 1976), che ha orientato le 44 sessioni realizzate dal Tribunale dal 1979.
La giuria internazionale del Tribunale sarà composta da:
Franco Ippolito, magistrato e Presidente del TPP
Philippe Texier, magistrato francese e vicepresidente del TPP
Carlos Beristain, medico e psicologo spagnolo, esperto di diritti umani e politiche di memoria
Donatella Di Cesare, filosofa, docente all’Università la Sapienza di Roma e alla Normale di Pisa
Luciana Castellina, politica, giornalista e scrittrice
Francesco Martone, esperto in relazioni internazionali, pacifismo e diritti umani
Luis Moita, professore di teoria delle relazioni internazionali – Università Autonoma di Lisbona
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