L’Unione Sindacale di Base proclama sciopero per l’intera giornata di martedì 5 dicembre in solidarietà con Marica e Claudio, due vittime della stessa arroganza padronale.
Marica, lavoratrice del negozio di Corsico, madre di due figli, di cui uno disabile e per il quale usufruiva della 104, è stata licenziata perché, a fronte dell’imposizione di nuovi orari da parte dell’azienda, si è rifiutata (perché impossibilitata da evidenti ragioni familiari) di iniziare il turno alle dalle 7,00 del mattino invece che dalle 9,00 come sua consuetudine
Claudio, dipendente nell’Ikea di Bari, lavoratore monoreddito, è stato lasciato a casa dopo 11 anni di servizio perché nella giornata di mercoledì 29 novembre ha ritardato di “ben” 5 minuti sulla pausa.
Ikea, l’azienda svedese, brand per eccellenza delle famiglie di tutto il mondo, non perde occasione per mostrare il vero volto ai propri dipendenti. Licenziamenti illegittimi più volte finiti con l’obbligo di reintegro, flessibilità della forza lavoro, precarietà, uso indiscriminato del part-time, obbligo di lavoro festivo e domenicale, rappresentano le caratteristiche proprie di una multinazionale famelica che, come tutti i colossi del profitto, non si ferma davanti a nulla pur di incrementare il fatturato o sbarazzarsi di quegli “ingranaggi umani” che non si rendono docilmente disponibili alla flessibilità oraria o ai diktat aziendali.
L’Unione Sindacale di Base esprime vicinanza umana e solidarietà politica ai lavoratori colpiti ed esorta tutte le lavoratrici ed i lavoratori di Ikea e del commercio ad organizzarsi, per tornare a rispondere collettivamente a un padronato sempre più famelico ed arrogante.
Per tutto ciò l’USB proclama per il giorno martedì 5 dicembre sciopero per l’intero turno di lavoro con presidio presso il negozio Ikea di Corsico dalle ore 10.30.