Dopo aver letto l’ordinanza del sindaco di Como, che vieta i cosiddetti bivacchi nel centro della città per tutto il periodo delle festività, Amnesty International Italia ha espresso preoccupazione per quella che, secondo il presidente dell’associazione Antonio Marchesi “pare l’ennesima, arbitraria disposizione di un ente locale italiano che, in questo caso con la scusa del decoro, intende rendere più difficile la vita di persone in grande condizione di vulnerabilità e ostacolare la solidarietà nei loro confronti”.
“Monitoriamo da tempo la situazione di Como e, pur comprendendone la complessità, non possiamo che chiedere che sia garantito il pieno rispetto della dignità e dei diritti di tutti, compresi coloro che da quella città cercano di partire e di coloro che in quella città vengono rinviati dalla frontiera svizzera. Nell’uno e nell’altro caso, molti sono i minori non accompagnati, dunque bisognosi di speciale tutela”, ha commentato Marchesi.
“Da Pordenone a Gorizia, da Ventimiglia a Como, vediamo moltiplicarsi gesti di solidarietà e di accoglienza da parte di cittadini e associazioni. Ma vediamo anche, purtroppo, l’adozione di provvedimenti crudeli e inumani”.