Ha vinto Piñera (il candidato della destra, NdT). E per molti più voti di quanti chiunque avesse potuto pensare. Si era parlato di risultati sul filo del rasoio, ma in effetti la differenza (con il candidato del centrosinistra Alejandro Guillier, NdT) è stata molto larga.
In un mondo in cui avanza la destra xenofoba, che riduce i diritti sociali costruiti con decenni di lotte, e portatrice di valori molto vicini ai settori più integralisti e conservatori della destra estrema, la vittoria di Piñera è una pessima notizia per tutti coloro che, come noi, provano ad avanzare verso un Paese più giusto e solidale.
Questa sconfitta, che avrà effetti nefasti per il nostro popolo, ha dei responsabili: i vertici e la dirigenza della Nueva Mayoría (“Nuova Maggioranza”, la coalizione di centrosinistra finora al governo, NdT), che ormai da troppo tempo si sono allontanati dalle domande sociali, connettendosi strettamente al potere economico.
La domanda è se la Nueva Mayoría sarà capace di fare quell’autocritica che non ha fatto dopo la sconfitta del 2009, né dopo la recente sconfitta al primo turno e i risultati delle elezioni parlamentari. Non sono stati capaci di capire perché i loro esponenti di riferimento non sono state eletti e hanno continuato come se nulla fosse successo. Non sono stati capaci di rispondere alle richieste della gente. Ancora una volta hanno consegnato il governo alla destra.
Come avevamo già detto prima di questo secondo turno, “qui non si trattava di un negoziato tra dirigenti, ma piuttosto di rispondere alle richieste espresse da milioni di persone nelle ultime elezioni. Non saremo, noi del Frente Amplio, la vostra scusa di fronte a un eventuale trionfo della destra”.
Oggi più che mai risulta chiaro che il Frente Amplio è l’UNICA opzione di fronte all’avanzata della destra e riaffermiamo il nostro impegno a lavorare all’interno della coalizione, nel nostro gruppo parlamentare, nelle strade e nei territori per un Cile più democratico, un Cile che garantisca i diritti sociali.
Come umanisti rinnoviamo il nostro impegno storico di continuare ad avanzare verso la costruzione di una reale possibilità di cambiamento, che possa tra 4 anni aprire un nuovo orizzonte per il nostro Paese.
L’Equipe di Coordinamento Nazionale
Traduzione dallo spagnolo di Domenico Musella