Segue dalla prima parte
La tavola rotonda Democrazia partecipativa, tecnologia e intelligenza collettiva è stata moderata dall’ingegnere di sistemi Carlos Rossiquel (i), che ha discusso i livelli possibili e desiderabili di democrazia per il XXI secolo dal punto di vista della teoria dell’informazione e ha affermato, tra le altre cose, che “Se approfondiamo questo tema è perché, se la violenza è l’imposizione di un essere umano nei confronti di un altro, la pace e la nonviolenza dipenderanno da quello che creeremo verso la democrazia reale e l’intelligenza collettiva.” Sergio Pascual (ii) (deputato di Podemos) è intervenuto sul controverso tema della plurinazionalità e ha prospettato il problema di chi è il soggetto della decisione o demos.
Carlos Salgado (Demokratian) (iii) ha sviluppato questioni metodologiche circa le liste aperte e circa il voto on-line e ha commentato la sua esperienza di sviluppo del software utilizzato per il voto elettronico. Ana Gonzales Ledesma (iv), Dottoressa in linguistica computazionale, ha introdotto il concetto di meta-organizzazione dalla tecno-utopia. Luis Bodoque (MSGeSV-Canarie) (v) ha invece incentrato la sua presentazione sul consenso, considerandolo come unica via verso l’intelligenza collettiva.
La Conferenza Cultura della Pace e della Nonviolenza a partire dal femminismo pacifista è stata presentata da Carmen Magallon (vi), presidente di WILPF-Spagna (vii), che ha commentato: “Per costruire una cultura di pace è urgente considerare i conflitti da un altro punto di vista. Il femminismo pacifista lavora da più di cento anni per il disarmo, per i diritti umani e per la partecipazione delle donne nei processi di pace perché, sebbene non tutte le donne siano pacifiste, le donne sono maggioranza all’interno dei gruppi che si oppongono alla violenza. La WILPF (Women International League for Peace and Freedom) Spagna sostiene la realizzazione della Serconda Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza ed è consapevole della necessità di sensibilizzare la popolazione sul pericolo di una guerra nucleare. Solo così i governi si vedranno spinti a firmare il Trattato per la proibizione delle armi nucleari approvato recentemente.
Nella tavola rotonda Cultura al servizio della Nonviolenza, moderata da Martine Sicard, sono intervenute cinque persone provenienti da differenti luoghi e professioni. Il clown professionista Pasquale Marino, attore e pedagogo di CIA Bergamotto (viii), ha illustrato, con l’ausilio di immagini, la sua esperienza a Zaatari (Giordania), il secondo campo di rifugiati più grande del mondo, che ospita 100.000 persone e in Bolivia. Ha sottolineato il valore di un sorriso in contesti di estrema violenza.
Uno dei creatori e promotori del Festival di Cinema della Nonviolenza attiva (FICNOVA) (ix), Pablo Martinez, ha presentato al pubblico questo festival policentrico, fondato sull’autogestione e il volontariato, completamente gratuito e che viene realizzato ogni due anni, dato che la prossima edizione si terrà il 2 ottobre del 2018.
Moises Mato (x), attore e direttore del Teatro de la Escucha(xi), studia il teatro sociale da 24 anni e ha condiviso il suo progetto attuale, che ha lo scopo di far crescere la nonviolenza tra i giovani. “Quello che inizia in una sala prove terminerà in tentativi di trasformazione reale.” Jana Traboulsi (xii), professoressa e artista grafica libanese la cui vita è stata segnata dalla brutalità della guerra, ha esposto i suoi dubbi e le sue esperienze circa la funzione dell’arte in questi contesti. Si chiedeva “L’arte deve limitarsi ad abbellire la guerra, o può diventare uno strumento di resistenza frontale?” Jean-Pierre Borou (xiii), coeditore di Indigene Editions (xiv), che ha pubblicato il famoso saggio di Stephane Hessel “Indignez-vous” (Indignatevi, edito in italiano da ADD, N.d.T), ha raccontato come la sua storia personale lo abbia portato da una militanza radicata a convertirsi in editore impegnato per la nonviolenza, rivendicando inoltre come autore il ruolo della stessa nel suo libro Il valore della Nonviolenza.
Altre immagini nell’ Album di René Gómez
Montserrat Prieto ha parlato della campagna “Nonviolencia versus No-violencia” (xv), che sta portando avanti Mondo senza Guerre e senza Violenza. Questa azione, iniziata in spagnolo, ora si sta diffondendo anche in altre lingue con lo scopo di dare identità e significato al concetto di nonviolenza che ancora non esiste in spagnolo, né in molte altre lingue. Esiste però in inglese, russo, ceco o hindi. L’obiettivo di questa campagna è promuovere il concetto di nonviolenza, scrivendo la parola tutta intera senza spaziature o trattini, invitando a usarla specialmente nei mezzi di comunicazione e in internet e proponendola anche agli autori più famosi. In questo modo, una volta che l’uso si sarà generalizzato, potrà esserne richiesto il riconoscimento dalle diverse Accademie linguistiche.
Nella relazione “La necessaria rifondazione delle Nazioni Unite”, Federico Mayor Zaragoza (xvi), ex direttore dell’Unesco e Presidente della Fondazione Cultura e Pace (xvii), ha affermato che “uno dei grandi obiettivi di questa Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza deve essere la Rifondazione delle Nazioni Unite. Questa proposta non è improvvisata, ma sostenuta da un ampio studio. Vogliamo un’Assemblea Generale che risponda e rispetti la prima frase della Carta delle Nazioni Unite: “Noi popoli delle Nazioni Unite decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra…” e che abbia il 50% di rappresentanze degli stati e il 50% di rappresentanti della società civile. Propongo inoltre che al Consiglio di Sicurezza si aggiunga un Consiglio di Sicurezza Ambientale e un Consiglio di Sicurezza Socio-economica.”
Nella relazione “Disarmo e sicurezza” Julio Rodriguez (xviii), ex capo di Stato Maggiore dell’Esercito spagnolo, ha affermato: “Quello che vorrei è trasmettere il messaggio, che è sempre associato al mondo militare, che questa è una professione in cui ti alleni e devi essere pronto a usare la massima espressione di violenza, ma l’obiettivo finale da raggiungere è quello di non usarla mai. Sono stato accusato molte volte di un certo antimilitarismo perché sono contrario alla supremazia militare sulle questioni civili, che è incostituzionale. Ecco perché mi definisco un antimilitarista, per combattere contro quel militarismo usato da civili e militari per fare politica. E quella sarebbe l’ultima risorsa, l’ultima risorsa da usare quando tutto il resto ha fallito. Quando la politica ha fallito … “
La tavola rotonda “La terra, casa di tutti. Sfruttamento delle risorse e riscaldamento globale” ha visto la partecipazione del deputato di Podemos (xix) Pedro Arrojo (xx), di Berta Iglesias di Ecologisti in Azione (xxi) e di Tiziana Volta di Mondo senza Guerre e senza Violenza Italia (xxii). Pedro Arrojo ha commentato: “In preparazione della Seconda Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza consiglio di inserire nel dibattito il tema della giustizia ambientale… oggi non si può pensare a un mondo in pace senza pensare alla sostenibilità ambientale, senza la sostenibilità presente e futura della vita sul pianeta…” Berta Iglesias ha sottolineato “l’urgenza del tema. Si inizia a riconoscere che il problema della crisi ambientale esiste, ma non si prendono sufficienti misure rispetto alle richieste dell’ecologismo sociale. Tiziana Volta ha voluto condividere la sua testimonianza: “Ciò che è successo dopo la Prima Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza in Italia in provincia di Brescia è molto particolare: qui c’è la base militare di Ghedi della NATO, con 20 bombe nucleari. Il progetto che è stato creato si chiama Biodiversità Nonviolenta e sensibilizza la popolazione e in particolare le nuove generazioni appoggiandosi agli alberi sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki (ginko e kaki).
Nel documento “Presentazione della Second Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza” Rafael de la Rubia di Mondo senza Guerre e senza Violenza(xiii) ha ripercorso gli anni successivi alla Prima Marcia Mondiale (xxiv), nei quali si cercò di capire se organizzare o meno la seconda. Ha commentato: “Si è concluso che era necessario, importante e persino urgente data la deriva degli eventi internazionali. Ciò che non era del tutto chiaro era se la seconda MM avrebbe avuto le condizioni per essere all’altezza di quanto ottenuto con la prima. Pertanto, in questi ultimi due anni, abbiamo realizzato alcune esperienze che dimostrano che è possibile e anche che possiamo avere un supporto ancora maggiore di quello ottenuto nella prima MM. Ciò ha fatto pendere la bilancia a favore della realizzazione della Seconda MM introducendo i seguenti aggiustamenti: a) Sarà una marcia che inizierà e finirà nella stessa città. Si farà il giro completo del pianeta. b) Si suggerisce che sia ripetuta ogni 5 anni, quindi ora si stanno organizzando le marce del 2019 e 2024. c) Nelle edizioni successive, si proporranno le città che saranno l’inizio e la fine della Marcia e due anni prima verrà deciso dove inizierà. d) I messaggi saranno ampliati al di là dei temi delle armi nucleari e delle guerre. Questi messaggi, pur toccando i problemi centrali dell’umanità, saranno sempre propositivi; e) La Marcia sarà anche un percorso in cui cercare il rinnovamento sociale e personale. Ognuno prenderà gli aspetti che più sente vicini.
Seminari
Sabato 18 (ottobre) sono stati realizzati quattro seminari presso il Centro Culturale El Pozo, nel quartiere di Vallecas. “Sensibilità nella cultura della nonviolenza” è stata tenuto da Consuelo Fernández e Angélica Soler. Diretto principalmente ai professionisti dell’educazione, ha avuto una dinamica eminentemente giocosa, lavorando sull’affettività ed esplorando diversi aspetti delle emozioni. Nell’interscambio è risultato evidente l’interesse e per alcuni la novità di usare i “giochi” come strumento per sviluppare emozioni.
Luis Bodoque, mediatore sociale, ha coordinato i due seminari “Introduzione al consenso. Facilitazione delle assemblee“e “Metodo empatico di risoluzione dei conflitti“, approfondendo la comprensione del concetto di consenso e di come gestire le relazioni in modo che non portino a conflitti, il tutto con un linguaggio chiaro e una messa in scena molto dinamica e divertente. Si è vista la necessità di continuare a sviluppare una cultura basata sul dialogo, sull’ascolto reciproco e sulla complementarità delle idee.
Le giornate si sono concluse con il seminario “Come creare le condizioni per la Seconda Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza“, coordinato da Rafael de la Rubia e rivolto a qualsiasi persona o gruppo interessato a farsi coinvolgere in azioni e/o funzioni concrete durante la Seconda MM, che girerà il mondo tra il 2 ottobre 2019 e l’8 marzo 2020. Si è trattato di un seminario teorico/pratico volto a promuovere l’attuazione di azioni esemplari. Sono state esaminate azioni già svolte caratterizzate dagli effetti che hanno prodotto: dimostrazioni, azioni che possono essere ripetute su più scale, azioni su un’altra scala e azioni virali. Sono stati anche esaminati i diversi tipi possibili di marce, il percorso principale e le marce convergenti e regionali e l’importanza di tenere seminari, forum, consultazioni cittadine, simboli umani della pace e della nonviolenza, formazione all’attivismo sociale e creazione di reti. L’accento è stato posto sulla partecipazione delle università, dei comuni e della rete di parlamentari. L’interesse è creare le migliori condizioni per il lancio della Seconda MM nel 2018.
Sono stati organizzati gruppi di lavoro su quali azioni potevano essere immaginate e realizzate da ciascuno dei partecipanti della Seconda Marcia Mondiale, proiettando su un’altra scala ciò che stavano già facendo in campo sociale.
Davanti alle domande sul programma della Seconda MM, è stato proposto il seguente calendario:
Nel 2018 i Comitati Promotori (CP) della Seconda MM saranno organizzati per città sulla base di precise iniziative. Nel caso ci siano diverse città, queste si organizzeranno a livello nazionale. Questi CP nasceranno da azioni e progetti che verranno proposti dalla società. Ognuno si occuperà delle proprie proposte. Si spera che, come nella Prima MM, collaborino migliaia di organizzazioni e gruppi che facciano propria la MM. Nel luglio del 2018, con le informazioni che saranno arrivate, tutte le iniziative verranno riunite. Nell’ottobre dello stesso anno, a Madrid, verrà lanciata a livello globale la Seconda MM, avendo già definito il percorso principale e quelli convergenti, il calendario e i suoi elementi centrali.
Dal suo lancio nel 2018 e fino al suo inizio nel 2019, la Marcia verrà lanciata nei vari paesi, possibilmente nei sei mesi precedenti al suo passaggio in quel luogo. All’inizio del 2019 verranno definiti anche i membri dell’ Equipe Base (EB), che seguiranno il percorso principale. La nostra aspirazione è che i membri dell’EB svolgano attività sul “percorso” e sviluppino anche funzioni “sul campo”.
La Seconda Marcia Mondiale inizierà a Madrid il 2 ottobre 2019, Giornata internazionale della nonviolenza, dieci anni dopo l’inizio della prima. Partirà in direzione dell’Africa, quindi dell’America, dell’Oceania, dell’Asia e dell’Europa, arrivando dopo 159 giorni a Madrid, l’8 marzo 2020, giornata internazionale della donna.
Rafael de la Rubia, membro dell’Equipe di coordinamento mondiale di Mondo senza Guerre e senza Violenza e coordinatore dell’Equipe Base che ha realizzato la prima Marcia Mondiale, ha chiuso il seminario ringraziando “tutti coloro che stanno già collaborando e facendo sì che questa azione guadagni sempre più forza, senso e ispirazione.”
[i] Blog http://crossique.net/
[ii] https://es.wikipedia.org/wiki/Sergio_Pascual
[iii] Blog http://carlos-salgado.es/
[iv] Blog http://www.analedesma.es/
[v] canal videos http://www.downyoutubemp4.net/channel/UCsog32lIysM-iprtmEpSa4w
[vi] Carmen Magallon https://wilpf.es/team/carmen-magallon/
[vii] WILPF-España https://wilpf.es/
[viii] Bergamotto http://bergamottocompany.com/espa%C3%B1ol/clown%20bergamotto%20show.html
[ix] FICNOVA http://www.festivalcinenoviolencia.org/
[x] Moisés Mato http://salametaforas.com/tag/moises-mato/
[xi] Teatro de la Escucha http://salametaforas.com/centro-de-formacion-del-teatro-de-la-escucha/
[xii] Jana Tramboulsi http://leportajauni.free.fr/pages/auteurs/janatraboulsi.html
[xiii] Jean-Pierre Barou http://www.indigene-editions.fr/fondateurs/jean-pierre-barou-biographie.html
[xiv] http://www.indigene-editions.fr/
[xv] La necesidad de la palabra “noviolencia”
[xvi] Federico Mayor Zaragoza apoya la 2ª Marcha Mundial
[xvii] Fundación Cultura de Paz http://www.fund-culturadepaz.org/
[xviii] Julio Rodriguez https://es.wikipedia.org/wiki/Jos%C3%A9_Julio_Rodr%C3%ADguez
[xix] Podemos https://podemos.info/
[xx] Pedro Arrojo https://es.wikipedia.org/wiki/Pedro_Arrojo
[xxi] Ecologistas en Acción https://www.ecologistasenaccion.org/
[xxii] Mondo senza Guerre e senza violencza https://www.mondosenzaguerre.org/chi-siamo.html
[xxiii] Mundo sin Guerras y sin Violencia http://www.mundosinguerras.org/es
[xxiv] 1ª Marcha Mundial http://www.theworldmarch.org/
Traduzione dallo spagnolo di Mariapaola Boselli