Oggi venerdì 22 dicembre 2017, come prosecuzione dell’iniziativa territoriale suscitata dalla Carovana delle donne per il disarmo nucleare, si è svolto a Viterbo presso il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” un incontro di riflessione in memoria di Edward P. Thompson, l’illustre storico che in anni cruciali fu uno dei maggiori animatori del movimento per la pace e per il disarmo nucleare.
Il responsabile della struttura nonviolenza viterbese ha ancora una volta rievocato la figura del grande intellettuale marxista antitotalitario, del grande studioso della concreta esistenza e coscienza delle classi sfruttate ed oppresse, del militante pacifista che ispirò le posizioni più acute e più aggettanti del movimento che negli anni ’80 si oppose al dispiegamento di nuovi missili nucleari in Europa dando luogo a decisive riflessioni e lotte nonviolente che ebbero sviluppi rilevantissimi.
Nel corso dell’incontro sono stati letti e commentati alcuni brani dai suoi libri “Protestare per sopravvivere” e “Opzione zero”, in cui il grande storico e militante del movimento socialista e del movimento pacifista svolge ragionamenti ancor oggi di estrema attualità e decisiva utilità.
Le persone partecipanti all’incontro, oltre ad esprimere il loro sostegno all’appello affinché l’Italia ratifichi al più presto il trattato Onu di proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017, hanno espresso altresì ancora una volta il loro sostegno anche all’appello “Una persona, un voto” per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, all’appello affinché sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro, ed all’appello affinché il Senato deliberi in via definitiva la legge sullo “ius soli / ius culturae”.
Hanno espresso altresì il loro sostegno all’iniziativa per l’abrogazione dell’ergastolo; e la loro solidarietà alla “Casa internazionale delle donne” di Roma.
A conclusione dell’incontro le persone partecipanti hanno condiviso la seguente lettera alle ed ai parlamentari italiani:
“Gentilissime e gentilissimi parlamentari,
si è conclusa da pochi giorni a Roma la Carovana delle donne per il disarmo nucleare che per settimane ha attraversato tante città italiane per diffondere e sostenere l’appello affinché l’Italia ratifichi il Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017, un trattato che costituisce un necessario reale progresso per il bene comune dell’umanità.
Già numerosi parlamentari italiani hanno espresso la loro personale adesione a questo appello, ma riteniamo che l’adesione possa e debba essere unanime.
In queste settimane ripetutamente il pontefice cattolico ha dato voce alla preoccupazione dell’intera umanità ed invitato a un impegno corale per l’eliminazione delle armi atomiche prima che esse distruggano innumerevoli vite e la stessa civiltà umana.
E l’attribuzione del Premio Nobel per la Pace all’Ican – la rete delle campagne, delle associazioni e dei movimenti impegnati per il disarmo nucleare – ha evidenziato come ovunque si avverta che questo impegno è improcrastinabile.
E non vi è persona assennata che non tremi dinanzi alla minacciosa escalation della crisi coreana.
All’invito di tante autorevoli istituzioni e personalità vorremmo aggiungere anche il nostro: vogliate legiferare al più presto un atto che ogni persona ragionevole ritiene necessario ed urgente: l’Italia ratifichi il Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari”.