Dopo gli ultimi, sconvolgenti eventi, che hanno portato alla morte in mare di oltre 40 persone – una tragedia annunciata, che si sarebbe potuta evitare se non si fosse permesso alla Guardia Costiera libica di entrare in acque internazionali – il giurista esperto di flussi migratori Fulvio Vassallo si rivolge così al ministro Minniti:
Caro ministro Minniti,
non abbiamo più parole per esprimere il dolore e l’insofferenza civile per la fine tragica di tanti migranti sulla rotta libica. Malgrado siano diminuite le partenze continuano ad aumentare le vittime. Oltre 40 tra morti e dispersi, anche bambini, solo negli ultimi giorni sulla rotta del Mediterraneo centrale.
Crediamo che gli accordi conclusi con il governo di Tripoli, con la Guardia Costiera che vi corrisponde e con alcune milizie che controllano o controllavano i luoghi di partenza, abbiano costi umani intollerabili, anche tenuto conto delle finalità che si volevano perseguire.
Vogliamo incontrarla per comunicare e condividere il dolore, le immagini, i racconti, di persone che non sono riuscite ad arrivare vive in Italia o che sono state soccorse e sbarcate vive nel nostro paese, ma con segni indelebili nel corpo e nello spirito, per le torture ed i trattamenti degradanti subiti in Libia.
Gli accordi bilaterali, o le intese assunte a livello europeo, non possono violare il diritto internazionale, recepito anche in Italia, che garantisce i diritti fondamentali a tutte le persone, a partire dal diritto alla vita, indipendentemente dalla loro provenienza e condizione giuridica.
Speriamo che voglia ascoltare almeno chi porta soltanto una storia da raccontare, una testimonianza, in nome di chi non ha più voce, per chiedere la fine di accordi e protocolli operativi che stanno uccidendo e ferendo migliaia di persone”.