Di fronte alla comprovata incapacità dei politici, responsabili del vicolo cieco in cui ci ritroviamo e di fronte alle dichiarazioni che fanno aumentare sempre di più la tensione, senza misurare le loro conseguenze su tutta la popolazione, un gruppo di giovani ha lanciato una proposta per il dialogo e la risoluzione dei conflitti partendo dalla base sociale.
Lo slogan è semplice e chiaro #Hablamos / #Parlem (Parliamo) e la convocazione è per sabato 7 ottobre davanti ai Municipi di ogni città e di ogni paese della Spagna, alle ore12.00.
L’iniziativa sta già circolando nelle reti sociali. Ci auguriamo che questa mobilitazione abbia quanto meno lo stesso successo di quel NO alla guerra che alla fine ha cacciato Aznar dal Palazzo della Moncloa. Ci auguriamo che sia anche l’inizio, perché no, della costruzione di una realtà sociale che risponda ai desideri e all’impegno di tante persone che in questi giorni, trattenendo la rabbia, resistono alla violenza e rispondono in modo pacifico alla brutalità, alla barbarie e al tradimento delle istituzioni.
Testo della convocazione
Ciao vicino, ciao vicina,
è giunto il momento di dire che la Spagna è un paese migliore dei suoi governanti.
Hanno seminato odio, ci attaccano e ci dividono. Se non interveniamo come società, la Spagna diventerà un paese in cui vivere sarà molto difficile.
Ecco perché noi cittadini dobbiamo farci avanti e andare tutti insieme in piazza sabato prossimo con abiti bianchi e striscioni bianchi, per dimostrare che non vogliamo più che ci usino, che ci attacchino, che ci mentano. Vogliamo che sappiano che noi siamo molti di più e che sarà la gente a risolvere questo difficile momento attraverso il dialogo e la convivenza. #Parliamo?
Dove: Davanti ai municipi di tutte le città
Colore: bianco
Giorno: Sabato 7 ottobre alle ore 12.00
Diffondi!
Traduzione dallo spagnolo di Giovanna Vasciminno