Martedì 10 ottobre si sono incontrati a Roma i vincitori del Premio Archivio Disarmo-Colombe d’oro per la pace, giunto quest’anno alla sua XXXIII edizione.
“Siamo particolarmente felici per le scelte che la Giuria ha compiuto quest’anno” ̶ afferma Fabrizio Battistelli, Presidente dell’istituto di ricerche internazionali ARCHIVIO DISARMO ̶ “tre professionisti dell’informazione differenti tra loro per competenze e per linguaggi utilizzati, ma uniti dal coraggio con il quale, quando c’è da raccontare i guasti della guerra, vanno sul campo”.
Le tragedie e i conflitti nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo sono stati testimoniati e interpretati utilizzando tutti i codici possibili per i media: televisione, stampa, fumetti. Ecco così i reportage per i telegiornali di Lucia Goracci (RaiNews24), i testi scritti e visivi di Nancy Porsia (freelance dalla Libia e dalla Tunisia), i disegni di Michele Rech, in arte “Zerocalcare”.
Dice Nancy Porsia: “Quando mi è stato comunicato che mi sarebbe stato assegnato questo premio mi sono emozionata … perché la Colomba d’oro viene data ai giornalisti che si distinguono per produrre informazione al servizio della pace, che è l’obiettivo ultimo di ogni mio scritto, di ogni immagine che produco”.
Lucia Goracci sottolinea: l’onda lunga delle guerre, gli esodi dolenti dei sopravvissuti, in questo mondo così connesso e interdipendente, finiscono per arrivare sino a noi. Bussano alle nostre porte nelle sembianze del profugo. Influiscono sulle agende dei governi, mettono in gioco valori ed equilibri che in Europa si davano per certi. Ecco perché non c’è crisi, non c’è guerra che oggi possiamo permetterci di dimenticare. Solo conoscendo gli eventi e interrogandosi sulle cause profonde dei conflitti si può tentare di affrontarne le conseguenze, quelle lontane e quelle che arrivano sino a noi, sotto forma anche di minaccia alla nostra sicurezza quotidiana”. Conclude Lucia Goracci: “Persino l’ISIS, deviazione tra le più mostruose del corso della storia, ha un’origine che affonda nell’umano. E solo capendo le ingiustizie remote che ne hanno favorito la genesi, lo si può affrontare e sconfiggere”.
Infine la Colomba internazionale. Questa volta viene premiata non una persona bensì un ente, quello che da cinque giorni è divenuto famoso in tutto il mondo. Si tratta di lCAN, il network di circa 500 associazioni che, in 101 paesi, si è battuto per la messa al bando delle armi nucleari. E quest’estate è riuscito a portare al Palazzo di vetro, all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il Trattato per la proibizione dell’arma estrema, quella nei confronti della quale non è possibile né la difesa, né la rappresaglia, ma soltanto la prevenzione: la bomba termonucleare. Per ritirare la Colomba d’oro è arrivata a Roma Susi Snyder Presidente dell’ICAN.
Commenta Battistelli: “E’ l’anno delle coincidenze. Era il 6 agosto, anniversario della tragedia di Hiroshima che segna l’inizio dell’era atomica, quanto la Giuria delle Colombe d’oro ha concluso i suoi lavori decidendo all’unanimità di conferire il premio internazionale per la pace all’ICAN. La data stabilita per la cerimonia è stata il 10 ottobre, il 6 di questo mese a Oslo è stata assegnato a ICAN il premio Nobel per la pace”. Una semplice casualità? Battistelli sorride: “Qualcuno dice che le Colombe d’oro portano fortuna. Più semplicemente propendo a credere alla ragionevolezza delle scelte. Già tre volte il Premio di Archivio Disarmo aveva “predetto” il Nobel: nel 1987 con Mandela, nel 1989 con Gorbaciov, nel 1997 con John Hume per la pace nell’Irlanda del Nord. Questa con ICAN è la quarta volta: quella che, come tutte le ultime arrivate, dà più gioia”
La Presidente di ICAN, Susi Snyder, ritirando la Colomba d’oro afferma: “Questo è un momento entusiasmante per ICAN. Quest’anno i suoi sforzi e l’attività di campagna mirata ha avuto come risultato l’adozione del Trattato per la proibizione delle armi nucleari”. Un ruolo significativo, ha ricordato Susi, è stato svolto dalle associazioni italiane, tra le quali Rete italiana Disarmo, Senzatomica, Medicina per la prevenzione della guerra nucleare e altri. La rappresentante di ICAN prosegue: “Questo trattato spartiacque mette finalmente fuori legge le armi nucleari a causa dei loro effetti disumani e indiscriminati. E’ un enorme successo, risultato di un lavoro mirato e spesso non riconosciuto. ICAN è estremamente orgogliosa di essere stata prescelta come Colomba d’oro internazionale come tributo a questo impegno. La contemporaneità dell’annuncio del Premio Nobel per la pace è una grande sorpresa e rafforza l’importanza di tale impegno che le Colombe d’oro per la pace sono state così tempestive nel riconoscere”.
Archivio Disarmo organizza il Premio con il sostegno delle Cooperative aderenti a Legacoop.
Durante l’incontro abbiamo avuto l’occasione di intervistare Francesco Vignarca sul significato che assume l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace all’ICAN, qui di seguito la video intervista: