Il Governatore della Toscana, con parole semplici e chiare, si è espresso a favore del Trattato di Interdizione delle Armi Nucleari: “Però anche questa volta qualcosa si muove, a partire dall’Onu, che il 7 luglio ha adottato uno storico trattato che proibisce gli ordigni atomici. Io credo che sia giusto chiedere che l’Italia ratifichi questo trattato, in coerenza con l’art. 11 della Costituzione. Ci sono organizzazioni della città di Firenze che hanno promosso questa richiesta, e noi siamo pronte a sostenerle”.
Lo ha detto ieri a Firenze, salutando il Dalai Lama nel corso dell’incontro con Sua Santità che si è svolto al Mandela Forum.
Rossi ha anche ricordato Stanislav Petrov, citato Tiziano Terzani, la Costituzione, la Dichiarazione dei Diritti Umani e Papa Francesco in un discorso incentrato sulla necessità di recuperare i diritti e la moralità.
La dichiarazione del Governatore della Toscana è la prima controcorrente di un rappresentante delle istituzione dopo che il Governo Italiano ha fatto sapere di non essere intenzionato a firmare il Trattato e che anzi lo considera un intralcio alla risoluzione del problema nucleare.
Oggi a New york sono attesi i rappresentanti degli stati che firmeranno subito la ratifica del trattato che così entrerà nella sua fase operativa. Gli stati che già hanno annunciato la partecipazione oggi sono oltre 40 (50 è il numero minimo per avviare la procedura di entrata in vigore): sono principalmente stati americani, africani ed oceanici mentre l’Europa brilla per la sua assenza quasi totale, in linea con le potenze nucleari, tutte assenti.
Su questo tema, che l’Italia firmi il Trattato, si svolgerà domani 21 Settembre un presidio di fronte al Ministero degli Esteri dalle 10 alle 13, con conferenza stampa alle 12, organizzato dalle numerose associazioni pacifiste e nonviolente che hanno promosso l’appello al governo perché firmi il Trattato.