Al via la marcia della pace in Terra Santa con migliaia di donne ebree, musulmane, cristiane e laiche del Movimento Women Wage Peace
Foad Aodi: “Non ci fermeremo finché non ci saranno accordi politici, fino a che il terrorismo non sia sconfitto e torni la pace”
Ha avuto inizio ieri, domenica 24 settembre, la marcia della pace in Terra Santa organizzata dal Movimento WWP, e cioè, delle “Donne Costruttrici di Pace” in collaborazione con le Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai), con la Confederazione Internazionale Laica Interreligiosa (Cili-Italia) e il Movimento Internazionale “Uniti per Unire”.
“Questa marcia storica che unisce donne ebree, musulmane, cristiane e laiche che, semplicemente, si sentono unite come donne a favore della pace, terminerà il 10 ottobre a Gerusalemme. Ad annunciarlo è Foad Aodi, Focal Point per l’Integrazione in Italia per l’Alleanza delle Civiltà (UNAoC), Fondatore di #Cristianinmoschea e Co-mai che si è recato questa estate in missione in Terra Santa aprendo il Convegno organizzato da WWP con più di 500 donne di tutte le religioni presso Taibeh, alla presenza del Sindaco della città Avv. Sohaa Mansour, il Presidente della Lista Araba Unitaria On. Ajman Aodi e i Rappresentanti di WWP.
“Ringraziamo il Movimento delle Donne Costruttrici di Pace per il loro grande impegno che coinvolge già più di 50 mila di donne, indistintamente dalla loro religione di appartenenza. Queste donne – aggiunge – sono unite nella sofferenza e nella gioia, nella stanchezza di contare i morti, nella speranza di cambiare le cose con una soluzione a due Stati e due popoli, per la sicurezza di tutti. Ringraziamo oltre a WWP, anche Shazarahel, Vice Presidente di CILI-ITALIA e Coordinatrice del Dipartimento donne di Uniti per Unire e il Sindaco di Taibeh, per avermi invitato questa estate al Convegno sulla pace, tanto toccante e emozionante e per avere aderito alle iniziative promosse delle #FestedelDialogo, promosse da Co-mai, dalla Confederazione Internazionale Cili-Italia e da Uniti per Unire. Continuiamo con coraggio questo percorso comune che mira a costruire dei ponti di dialogo contro la guerra alle religioni e contro il terrorismo, ancora più rafforzati da una collaborazione concreta che lavorerà sui temi Dialogo, Conoscenza, informazione, Istruzione, Sanità e Cooperazione Internazionale.
La Marcia della pace prevede anche l’organizzazione di dibattiti e convegni e terminerà con proposte concrete, per la pace tra palestinesi e israeliani”.