Alle 12:00 del 18 agosto una concentrazione enorme per un minuto di silenzio è avvenuta nello stesso luogo dove 19 ore prima è accaduto il terribile attentato che ha ucciso 13 persone e ne ha ferite un centinaio.
Con lo slogan “Non ho paura!” decine di migliaia di persone sono venute a Plaza de Catalunya a Barcellona, per dimostrare che i cittadini della Catalogna denunciano tali atti e sono disposti a resistere alla violenza.
Barcellona è una città di accoglienza, in cui il mese di febbraio di quest’anno più di 160.000 persone sono scese in piazza per chiedere la libera circolazione delle persone e l’adempimento degli impegni di accoglienza. È una città diversa, in cui convivono decine di culture, credenze e religioni; dai latinos ai maghrebini, dai pakistani ai sub-sahariani, dagli europei ai cinesi. La gente è scesa in piazza per chiedere questo modello di convivenza, denunciare la violenza e sostenere le persone colpite dall’attacco.
Alla cerimonia hanno partecipato le autorità principali, il re Filippo VI, il sindaco di Barcellona (Ada Colau), il presidente della Generalitat (Carles Puigdemont) e il Vice Presidente (Oriol Junqueras), il presidente della Spagna (Mariano Rajoy) e il vice presidente (Soraya Sáenz). È stato un atto unitario in cui l’interesse comune ha dominato. Nonostante le differenze attualmente esistenti tra il governo regionale e il governo nazionale, non si sono viste bandiere di protesta e tutti hanno avuto un atteggiamento conciliante. Anche le forze di sicurezza hanno ricevuto un lungo applauso dai partecipanti per il lavoro e la dedizione dimostrata da ieri pomeriggio.
La redazione di Barcellona di Pressenza condanna ogni forma di violenza, dalla più brutale, come l’attacco che abbiamo vissuto ieri a Barcellona, fino alla discriminazione di genere, di cultura o di credo, o all’esclusione sociale ed economica. Vogliamo anche dare il nostro sostegno a tutti coloro che sono stati colpiti.