Ha compiuto un nuovo, importante step il progetto “Science4People. Sulle ali della scienza per superare ogni confine” che la ong italo-anglo-palestinese Sunshine4Palestine ha avviato a febbraio in Cisgiordania con la formazione di un gruppo di lavoro (sezione Science4People Bethlehem) sui temi della scienza e dell’energia green, costituito da giovani studentesse della Bethlehem University. La European Physical Society, infatti, ha deciso di affiancare e rafforzare il lavoro del gruppo dando vita alla collaborazione tra la ong e la società europea. Questa partnership ha visto la costituzione della sezione EPS “Science4People Young Minds” di Betlemme, prima sezione Young Minds aperta in Medio Oriente. Le sezioni EPS-Young Minds sono formate da studenti, dottorandi e post-doc delle facoltà scientifiche al fine di collaborare tra di loro e con l’EPS per la realizzazione di attività di outreach, di divulgazione, di organizzazione di seminari e workshops, nonché di networking, che mirano alla promozione della fisica e all’autonomia del gruppo.
La sezione in Cisgiordania è presieduta dalla studentessa Randa-Al-Obayyat e composta da altri 4 elementi, che continueranno a realizzare interventi di divulgazione scientifica in Palestina.
Questo step succede ad altre due fasi, che si sono svolte nei mesi passati.
Febbraio 2017: il team di fisici di Sunshine4Palestine dà avvio al progetto Science4People nell’università cisgiordana. Il progetto si sviluppa in più fasi nell’arco di una settimana: un gruppo di studentesse della Bethlehem University, dopo essere stato introdotto ai temi degli sviluppi contemporanei della fisica e della comunicazione scientifica, insieme al team di Sunshine4Palestine organizza una serie di esperimenti con materiali di facile reperibilità, che presentano, supervisionati dal team S4P, ad un pubblico di studenti dai 6 ai 18 anni del territorio, che per l’occasione hanno invaso il laboratorio universitario.
Aprile 2017: il gruppo di giovani scienziate raccolte nella neocostituita sezione Science4People Bethlehem inizia a replicare in totale autonomia gli esperimenti nelle classi delle scuole primarie del territorio, esponendo alla scienza i giovanissimi attraverso un approccio ludico, insegnando, ad esempio, a fabbricare una piccola batteria con materiale di scarto, a costruire la propria piccola lampada, a vedere la scienza come un percorso da intraprendere per risolvere i problemi quotidiani, lì, in Palestina, dove le condizioni di vita sono complesse, anche a causa della scarsità di accesso all’elettricità e all’acqua potabile.
“Siamo orgogliosi ed onorati di iniziare una collaborazione con l’EPS, che rappresenta una crescita del progetto e l’apertura ad un network europeo di scambio dei nostri studenti – afferma Barbara Capone, ricercatrice in Fisica e presidente di Sunshine4Palestine. Con la nostra ong promuoviamo e realizziamo progetti innovativi che favoriscono il dialogo interculturale attraverso lo sviluppo sostenibile, la scienza e l’istruzione. In questo contesto si situa Science4People, il primo progetto di divulgazione scientifica in Palestina, che proseguiremo nel tempo lì e in altri paesi. Siamo contenti di vedere l’entusiasmo che anima le studentesse universitarie nel proseguimento del progetto sul territorio”.
“Science4People” è stato reso possibile grazie a fonti di finanziamento indipendenti: ad un crowdfunding avvenuto sulla piattaforma Eppela, alla vendita di merchandising tramite il sito Worth Wearing, al contributo del collettivo studentesco Roter Vektor Physik di Vienna e agli studenti della THINK conference (Vienna), ai proventi di un concerto di solidarietà del quale sono stati protagonisti Giorgio Tirabassi e la sua band al Teatro Tor Bella Monaca a Roma. Il progetto è stato inaugurato nel giardino del locale romano Monk a settembre con un laboratorio di esperimenti green per bambini.