In relazione alle notizie secondo le quali le autorità turche hanno emanato ordinanze di custodia cautelare contro quattro difensori dei diritti umani già rilasciati su cauzione martedì 18 luglio, John Dalhuisen, direttore di Amnesty International per l’Europa, ha dichiarato:
“Con questo passo crudele e retrogrado, la Turchia ha rimarcato la sua crescente reputazione di indiscriminato carceriere di attivisti della società civile e di estraneo allo stato di diritto”.
Una dei quattro difensori, Nalan Erkem è stata arrestata nella sua casa a Istanbul venerdì 21 luglio. Una seconda, İlknur Üstün , è stata arrestata sabato 22 nella sua casa ad Ankara.
“Prima di tutto queste quattro persone non avrebbero mai dovuto essere arrestate. Avendo già sopportato dodici giorni dietro le sbarre, sono costrette a rivivere ancora una volta questo calvario. Invece di chiudere le indagini senza fondamento, le autorità turche hanno elevato a nuove vette la loro assurdità”, ha aggiunto John Dalhuisen.
I quattro difensori dei diritti umani si uniranno ora ai loro sei co-sospettati dietro le sbarre, tra cui la direttrice di Amnesty International Turchia.
I quattro difensori dei diritti umani oggetto dell’ordine di arresto sono: İlknur Üstün (Coalizione delle donne), Şeyhmus Özbekli (Iniziativa diritti), Nejat Taştan (Associazione osservatorio sull’uguaglianza dei diritti) e Nalan Erkem (Assemblea dei cittadini).
In carcere vi sono già: İdil Eser (direttrice Amnesty International Turchia), Günal Kurşun (Associazione Agenda per i diritti umani), Özlem Dalkiran (Assemblea dei cittadini), Veli Acu (Associazione Agenda per i diritti umani), Ali Gharavi (consulente in strategie informatiche) e Peter Steudtner (formatore su nonviolenza e benessere delle persone).
Per maggiori informazioni e per firmare gli appelli in favore dei difensori dei diritti umani in Turchia: