Sabato 10 giugno alle 14,30, in occasione del contro-vertice “Ambiente alla base, non al vertice!” che si terrà al Parco 11 settembre a Bologna i redattori di Pressenza Italia parteciperanno a un incontro-dibattito su un tema già affrontato a Milano: quello dell’importanza e della necessità di fare rete tra attivisti e giornalismo nonviolento.
Si parlerà di un attivismo molto particolare, che negli ultimi mesi ha trovato ampio spazio nelle edizioni di Pressenza in varie lingue: quello del movimento di Standing Rock, che si è opposto per mesi alla costruzione dell’oleodotto Dakota Access. Autodefinitosi “protettori dell’acqua”, i nativi americani hanno saputo creare un fenomeno straordinario, unendo nonviolenza, spiritualità e denuncia sociale, alleandosi a molti altri movimenti, lanciando efficaci campagne per indurre banche e gruppi finanziari a ritirare i finanziamenti all’oleodotto e raggiungendo un’ampiezza internazionale. Tutto questo apre nuove possibilità al di là della sconfitta sul campo – l’oleodotto è infatti entrato in funzione grazie all’appoggio di Trump.
Una delegazione di nativi americani sta girando l’Europa proprio per rafforzare i legami internazionali e passerà dall’Italia con appuntamenti a Bologna, Roma e Napoli. E tra gli eventi in programma a Bologna ecco l’incontro-dibattito del 10 giugno, in cui l’esperienza dei protettori dell’acqua e quella del giornalismo nonviolento di Pressenza potranno offrire utili spunti per trovare forme di appoggio reciproco tra attivisti e informazione indipendente.
Interveranno:
Anna Polo, della redazione italiana di Pressenza
Rafael Gonzales alias Tufawon, rapper e produttore, attivista di Standing Rock
Liane Arter di Women’s March Milan, attivista della campagna di protesta e pressione su Intesa Sanpaolo per indurla a disinvestire dall’oleodotto Dakota Access.
Durante l’incontro saranno disponibili copie del libro “Diritti all’informazione”, che raccoglie una selezione di interviste, editoriali e foto pubblicati su Pressenza dal 2014 al 2016.