Il 17 Giugno a Livorno avrà luogo una mobilitazione contro le armi nucleari (programma in fondo all’articolo).

Le armi nucleari sono una minaccia globale ed esistenziale per l’umanità e l’ecosistema.

Le bombe nucleari su Hiroshima e Nagasaki e i Test Nucleari (oltre 2000 dal 1945 al 1996) hanno già causato morte, distruzione e sofferenze indicibili agli esseri umani e alla natura.

Occorre porre fine all’era nucleare. Deve attivarsi una forte pressione popolare che lo esiga con determinazione e faccia pressione sui leader politici degli stati nucleari e dei loro alleati.

Il rischio di una guerra nucleare per errore, follia o comando è reale più che mai. La salvezza è per tutti o per nessuno

 

Il 17 giugno l’esigenza di proibire le armi nucleari risuonerà in varie parti del mondo, in concomitanza con i negoziati in corso all’ONU per il TRATTATO DI INTERDIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI, voluto da 132 paesi. Purtroppo al negoziato non partecipano ad oggi i Paesi detentori della armi nucleari e i membri della Nato, Italia compresa, ad eccezione dell’Olanda (paese Nato con Bombe Nucleari Usa), presente grazie alla forte pressione popolare.

Il Trattato non sarà il punto finale della nostra lotta, ma un momento chiave per porre fine all’era nucleare. Sarà uno strumento giuridico internazionale con un forte potenziale trasformativo che, rigettando la logica della cosiddetta “deterrenza” (l’equilibrio del terrore), contribuirà a facilitare il disarmo nucleare.

Il problema è molto concreto per l’ITALIA, paese Nato con circa 70 bombe nucleari Usa stoccate nelle basi militari di Ghedi e Aviano, in flagrante violazione dell’art. 2 del Trattato di Non Proliferazione Nucleare ratificato dal nostro paese. E’ già in corso una campagna che richiede al Governo Italiano la loro immediata rimozione.

Ma il punto investe da vicino anche LIVORNO – uno degli 11 porti nucleari in Italia – che può accogliere sottomarini a propulsione nucleare abilitati al trasporto di ordigni nucleari. Per questi motivi il territorio livornese risulta ufficialmente classificato a rischio nucleare. Non a caso la Prefettura, da noi interpellata, assicura dell’esistenza di un piano per far fronte ad eventuali emergenze, ma essendo la questione sottoposta a regime di riservatezza, il contenuto del piano non può essere divulgato…. Il porto di Livorno inoltre lavora in sinergia con la base militare di Camp Darby (rispetto alla quale è stato recentemente annunciato un inaccettabile progetto di ampliamento, fortemente contrastato dalla società civile) e l’Hub militare di Pisa. Per completare il quadro, dal mese di marzo è stata attivata una linea commerciale mensile di trasporto di armi con tre navi della classe Liberty diretta ai porti di Aqaba(Giordania) e Gedda (Arabia Saudita), aree strategiche della guerra in corso in Medio Oriente

Portiamo avanti con determinazione la nostra RESISTENZA contro la violenza catastrofica delle armi nucleari in nome della sicurezza e della dignità della vita di noi tutti.

 

Perché le GRU-ORIGAMI

Sadako Sasaki, una bambina giapponese, vittima della bomba nucleare su Hiroshima che le provocò una leucemia, confezionò 644 di queste gru-origami, prima di morire all’età di 12 anni. Secondo la leggenda in cui lei credeva ne sarebbero occorse mille per riuscire a guarire. Da allora, ogni anno, molti bambini da tutto il mondo confezionano gru-origami e le mandano a Hiroshima, dove sono disposte intorno alla statua di Sadako. Così, grazie a lei, la gru-origami è diventata un simbolo internazionale della pace.

 

PROGRAMMA:

ore 18.00 Terrazza Mascagni, Livorno

FLASH MOB: “Facciamo Volare le Gru Antinucleari” – Costruzione di gru in origami

ore 21.00 Centro Donna –  Largo Strozzi 3 , Livorno

Incorntro / Dibattito  “Liberiamoci dalla minaccia della armi nucleari con: ngelo Baracca, Alfonso Navarra, Roberto Benassi, Marcello Lenzi, Maria Giovanna Papucci, Giovanna Pagani, Alessandro Bocchero, Çlirim Muça; Promosso da WILPF  con l’adesione della RETE CIVICA LIVORNESE CONTRO LA NUOVA NORMALITÀ DELLA GUERRA.