Le forze sudanesi ed etiopi che operano al confine tra i due paesi si stanno preparando a qualunque offensiva che l’Egitto possa lanciare contro la diga Reinassance dell’Etiopia, sul fiume Nilo, hanno rivelato a MEMO fonti di intelligence e sicurezza a Khartoum. I due eserciti sono stati allertati sul fatto che la forza aerea egiziana ha ora la capacità di colpire la diga da una distanza di 1.500 chilometri, in seguito all’acquisto di 24 aerei da caccia Rafale provenienti dalla Francia. Gli etiopi hanno schierato missili a lunga distanza intorno alla diga come misura precauzionale e le forze del Sudan sono state messe in allerta. La diga Reinassance è stata costruita per soddisfare i bisogni energetici dell’Etiopia; si trova sul Nilo, nella regione di Benisagul Gumuz. Il progetto è osteggiato dall’Egitto, che crede che influirà sul flusso del grande fiume e causerà scarsità d’acqua. Il piano prevede che diventi l’ottava più grande diga del mondo e ha causato un importante scontro diplomatico tra Egitto, Sudan ed Etiopia. Il Sudan, dopo un’iniziale opposizione, appoggia la costruzione del serbatoio dietro la diga.
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Le relazioni tra Egitto ed Etiopia hanno toccato il fondo nel 2013, quando politici egiziani, durante una trasmissione in diretta sulla TV statale, hanno inavvertitamente parlato del sabotaggio della diga. La dichiarazione di principi firmata dai governi al Cairo, a Khartoum e ad Addis Abeba non ha contribuito a distendere la tensione. Non è chiaro se l’accordo avrà effettivamente un impatto significativo sulla situazione. I rapporti pubblicati la settimana scorsa dai giornali sudanesi hanno citato membri di un gruppo di opposizione eritreo che hanno suggerito che l’Egitto abbia stretto un accordo segreto per installare una nuova base navale sull’isola di Nora, al largo della costa dell’Eritrea nel Mar Rosso, il vicino del nord dell’Etiopia. La mossa ha fatto arrabbiare Addis Abeba, anche se le fonti militari egiziane hanno negato l’esistenza di un tale piano.
Traduzione dall’inglese di Matilde Mirabella