Il virus dell’Ebola provoca una malattia acuta e grave che spesso è fatale se non trattata. Ebola (EVD) è apparsa per la prima volta nel 1976 in 2 episodi simultanei, uno in quello che oggi è Nzara, Sud Sudan e l’altro a Yambuku, Repubblica Democratica del Congo. Quest’ultimo si è verificato in un villaggio remoto vicino al fiume Ebola, e da questo luogo la malattia prende il nome.
Tra il 2014 e 2016 in Africa occidentale Ebola è stata la più grande e complessa epidemia da quando il virus è stato scoperto nel 1976. Più di 11.000 persone sono morte in Africa occidentale nel periodo 2014-2015, soprattutto in Guinea, Sierra Leone e Liberia. L’ultimo epidemia di Ebola nella Repubblica Democratica del Congo è stato nel 2014 e ha ucciso più di 40 persone.
Venerdì 12 Maggio l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato una nuova epidemia nella Repubblica democratica del Congo. Almeno una persona è morta dopo aver contratto il virus nel nord-est del paese, secondo l’organizzazione. Il ministero della salute congolese aveva notificato all’OMS un “caso confermato da laboratorio” di Ebola.
L’OMS ha dichiarato che la situazione rappresenta “una crisi sanitaria pubblica di importanza internazionale”, aggiungendo che le prime squadre di esperti, compresi gli epidemiologi, i biologi e gli specialisti dell’igiene erano già in viaggio e sarebbero arrivati nella regione interessata entro venerdì scorso o sabato 13.
In passato il Congo era stato in grado di porre fine all’epidemia in quattro mesi. In Africa Occidentale invece, che non si erano registrati casi di Ebola prima, ci sono voluti ben due anni. Le autorità del Congo dovranno agire rapidamente per contenere il virus e garantire che non si diffonda in aree più popolate.
Questa volta, per la prima volta, i funzionari sanitari hanno un’altra arma che possono utilizzare. Esiste un vaccino sperimentale che potrebbe essere utilizzato se necessario. Il vaccino sperimentale per l’Ebola è risultato altamente protettivo contro il virus in Guinea, secondo i risultati pubblicati nel dicembre 2016 su The Lancet. Il vaccino era il primo a prevenire l’infezione da uno degli agenti patogeni più letali.
Il vaccino, chiamato rVSV-ZEBOV, è stato studiato in un processo che ha coinvolto 11841 persone in Guinea nel 2015. Tra le 5837 persone che hanno ricevuto il vaccino, nessun caso di Ebola è stato registrato 10 giorni o più dopo la vaccinazione. Il processo era guidato dall’OMS, dal Ministero della Salute della Guinea, da Medici Senza Frontiere e dall’Istituto norvegese per la sanità pubblica, in collaborazione con altri partner internazionali.
Nel frattempo l’amministrazione dell’Autorità Aeroportuale Federale della Nigeria (FAAN) ha messo in piedi un’adeguata sorveglianza negli aeroporti della nazione dopo lo scoppio del virus Ebola nella Repubblica Democratica del Congo. La Nigeria era stata colpita durante l’epidemia di Ebola nel luglio del 2014 quando un americano liberiano, Patrick Sawyer, affetto dalla malattia, aveva viaggiato da Liberia all’Aeroporto Internazionale Murtala Muhammed, Lagos, ed era morto cinque giorni dopo. La Nigeria riuscì a ridurre l’epidemia e successivamente fu dichiarata “libera” dall’Ebola dall’OMS.