La lotta per la giustizia è spesso faticosa e porta via molto tempo, ma a volte ottiene risultati.
Il 12 maggio la Corte interamericana dei diritti umani ha ritenuto il governo brasiliano responsabile di non aver fornito giustizia alle 26 vittime dei due “massacri di Nova Brasilia”, commessi dalle forze di polizia nell’ottobre 1994 e nel maggio 1995 nella favela Complexo do Alemao, a Rio de Janeiro. Oltre alle 26 persone uccise, vennero stuprate tre donne.
La Corte ha ordinato la riapertura delle indagini e risarcimenti e misure di protezione per i sopravvissuti e i familiari delle vittime.
La Corte ha anche imposto al Brasile di pubblicare ogni anno un rapporto sulle uccisioni a opera della polizia e di adottare obiettivi e politiche per ridurre la violenza e gli omicidi da parte della polizia.
Nella sola Rio de Janeiro tali omicidi sono passati da 416 nel 2013 a 920 nel 2016 e quest’anno il numero tende ancora a salire.