L’Unione Interparlamentare riunita a Dacca, in Bangladesh, dal 1 al 5 aprile per la sua 136esima Assemblea, ha condannato all’unanimità la legge israeliana di “regolarizzazione” degli avamposti, chiedendo che sia abolita perché rappresenta una violazione del diritto internazionale e un grave ostacolo al processo di pace in Medio Oriente.
Il Vertice dell’Unione, al quale hanno partecipato 630 parlamentari in rappresentanza di 132 Paesi del mondo, ha ribadito il proprio impegno a discutere di questa legge con la Knesset israeliana, presentando poi una relazione al prossimo incontro interparlamentare previsto ad ottobre.
Dopo essersi soffermata su una legge “in pieno contrasto con la soluzione dei due Stati”, l’Unione ha voluto rivolgere la propria attenzione alle condizioni in cui versano 12 parlamentari palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane – di cui 4 in detenzione amministrativa, cioè senza processo né capi d’accusa – stabilendo di inviare in Israele un’apposita commissione d’indagine.