Gratosoglio vive ormai in un perenne stato d’emergenza. Le nostra zona, come molte altre periferie diventano per i media e i vari politicanti la discarica sociale della città.
Tutto ciò che è un “problema” viene trasferito in periferia, creando così una potenziale situazione esplosiva. Il primo processo della grande macchina di governo è questo: in centro lo sfarzo di una metropoli vetrina, ai margini tutto ciò che è scomodo e problematico.
Il secondo passo è, paradosso dei paradossi, salvare le periferie dal degrado e promettere, con strumentali campagne di propaganda, grandi trasformazioni e un impegno costante nel migliorare la qualità della vita di tutti gli ultimi che sopravvivono ai confini della città.
Il bastone e la carota.
Le varie istituzioni( Aler, il Municipio, il Comune e le forze politiche) non sono disposte a fare nessun passo concreto per migliorare le cose, non sono intenzionate a discutere con la cittadinanza attiva dei quartieri popolari per capire quali potrebbero essere le soluzioni più in linea con i desideri degli abitanti.
L’interesse è quello di colpire chi non ha nulla e lotta per sopravvivere, colpevolizzandolo per il degrado che aleggia nelle periferie.
La disoccupazione e gli effetti della crisi non sono facili da cogliere nel riflesso delle luccicanti vetrine del centro; qui invece il tasso di disoccupazione è crescente e le persone sono soffocate dalla difficoltà di condurre una vita degna.
In tutto questo oceano di ingiustizie che ricadono sulle nostre teste, qualcuno fa di più, qualcuno soffia sulle fiamme di populismo e razzismo. Qualche giorno fa, il 20 marzo la Lega lancia un presidio anonimo legato a una presunta molestia. Questo concentramento sin da subito si svela per quello che è realmente, uno spazio politico che Forza Nuova cavalca per proporre come soluzione la cacciata del migrante, del povero e del diverso, un’espulsione che prevede la chiusura della casa gialla.
Tale chiusura viene chiesta da chi ha connivenze con la maggior parte degli speculatori che sfruttano le risorse del territorio e che ammassano quantità di capitali illeciti impoverendo il tessuto sociale ed economico.
Forza Nuova (realtà dichiaratamente neo fascista e razzista) e la Lega continuano a riconoscere come unico responsabile di tutta questa situazioni gli ultimi (tendenzialmente con il colore della pelle diverso dal loro) di questa società.
L’odio razziale e la strategia della paura non sono armi per combattere il degrado, sono gran parte di esso.
Sommando tutte le parti di queste sempre più frequenti manifestazioni d’intolleranza il risultato è la militarizzazione dei quartieri “perché ci vuole sicurezza!! Ci vuole più polizia!!”
Forse non è chiaro a tutti che la richiesta di maggior investimento da parte delle forze dell’ordine crea uno stato d’emergenza che porta con sé tutta una serie di libertà d’azione che non sono proprio il metodo ideale di risoluzione delle problematiche del quartiere.
Noi crediamo che l’autorganizzazione, la solidarietà e la condivisione siano le armi migliori. Milano ha dimostrato che è possibile aprire e aprirsi ai centri d’accoglienza (caserma montello-zona 8 solidale) costruendo un meccanismo di autoorganizzazione e solidarietà che migliora la qualità della vita di tutti!
La risposta ai problemi di Gratosoglio, anche e soprattutto alle difficoltà di convivenza con gli ospiti del dormitorio – mensa ”scuola gialla” è riuscire a creare tutti assieme un tessuto sociale solido e solidale, dando vita a luoghi di aggregazione, promuovendo la partecipazione attiva di tutti gli abitanti.
Garantire a tutti i diritti al lavoro, alla casa, alla salute, alla serenità. Qui vogliamo vivere e non sopravvivere.
Per fare questo iniziamo con un piccolo passo con cui vogliamo aprire uno spazio d’azione politica che riconsegni il nostro territorio nelle mani solidali di tutti quelli che vogliono prendersene cura.
Per fare questo vogliamo aprire “idealmente” i luoghi di ghettizzazione e valorizzare assieme il patrimonio comune.
Siete tutti/e invitati a partecipare e discutere assieme, partendo anche da alcune esperienze che vogliono mettere in rete i diversi soggetti come Gratosoglio autogestita e la lista disoccupati e precari di Gratosoglio.
Qui il programma:
h.11 sciopero al contrario: riqualifica dal basso del parchetto di fronte alla Casa Gialla (uno dei punti di smistamento dei richiedenti asilo)
h.13.30 grigliata benefit Lista Disoccupati e Precari Gratosoglio
h.15.00 assemblea popolare sui problemi del quartiere e scambio di esperienze su come affrontarli collettivamente
h.17.00 torneo di street football “Casa Gialla libera” e musica
https://www.facebook.com/events/1838353593153313/